ESPD - Interoperability and Diffusion

Le nuove Direttive Europee sul public procurement (2014/25/EU, 2014/24/EU e 2014/23/EU) richiedono agli stati membri di implementare progressivamente, entro il 2018, gli acquisti e gli appalti elettronici, per migliorare le possibilità degli operatori economici di partecipare alle procedure di acquisto all’interno del mercato unico.

ESPD - Interoperability and Diffusion è un progetto finanziato dalla Commissione europea, attraverso il programma Connecting European Facilities (CEF-TC-2016-1), che ha l’obiettivo di implementare il Documento di Gara Unico Europeo- DGUE (European Single Procurement Document – ESPD)  in formato elettronico all’interno dell’ecosistema nazionale di eProcurement.

Il progetto, realizzato da un raggruppamento di istituzioni pubbliche italiane formato da Intercent-ER, Autorità Nazionale per l’Anticorruzione, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Consip e Unioncamere, coordinati dall’Agenzia per l’Italia Digitale, è stato avviato il primo marzo 2017 e si conclude il 31 dicembre 2018.

Il DGUE elettronico consiste in un modello autodichiarativo, sviluppato sulla base di uno standard europeo, con cui l’operatore economico autocertifica il possesso dei requisiti per la partecipazione a gare d’appalto. Tale modello si basa sullo schema definito dalla banca dati e-CERTIS contenente i criteri di partecipazione riconosciuti a livello comunitario e le relative evidenze utili alla comprova.

L’adozione del DGUE elettronico mira a ridurre gli oneri documentali ed economici a carico dei soggetti partecipanti alle procedure di gara e a semplificare le procedure di verifica da parte delle stazioni appaltanti.  

Dal 18 ottobre 2018, tale documento dovrà essere predisposto in conformità alle regole tecniche che saranno emanate da AgID ai sensi dell’art. 58 comma 10 del Codice dei contratti pubblici.  

Pertanto al fine di promuovere l'adozione di uno standard unico, elettronico e interoperabile e connettere maggiormente l'ecosistema italiano di e-Procurement con il più ampio quadro comunitario, lo sviluppo del progetto prevede:

  • La definizione delle Linee Guida per l’utilizzo del DGUE elettronico nell’ambito del quadro normativo nazionale;
  • L’evoluzione del sistema SIMOG per acquisire dalle stazioni appaltanti il DGUE elettronico conforme al modello definito dalla Commissione Europea;
  • L’aggiornamento delle piattaforme di e-procurement di Consip e Intercent-ER, per produrre e acquisire il DGUE elettronico;
  • L’implementazione di un servizio gratuito per supportare gli operatori economici italiani per la compilazione del DGUE;

Inoltre, per verificare l'interoperabilità a livello europeo, sono previsti dei test del DGUE elettronico con le soluzioni sviluppate da altri consorzi (ESPDInt).  

Di seguito si riporta la descrizione del processo.

espd600.png
  1. La Centrale di Committenza notifica a SIMOG i documenti di gara che includono la ESPD Request (Schema dei criteri di ammissione).
  2. SIMOG verifica la conformità del DGUE Request alle linee guida IT
  3. L’operatore economico compila la ESPD Response. Tale operazione può essere eseguita mediante:
    • piattaforma di e-Procurement della Centrale di Committenza;
    • servizio fornito dalle Camere di Commercio (Service Provider);
    • servizio europeo.

     

    Approfondimenti:

     

    Co-financed by the Connecting Europe Facility of the European Union
     Co-financed by the Connecting Europe Facility

    of the European Union

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    ultima modifica 2019-03-21T10:59:43+01:00
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