Domanda : Domanda 1 – Dati Quantitativi Dall’esame della documentazione di gara, non riscontriamo alcuni elementi quantitativi necessari per la formulazione della offerta. Relativamente all’intero esercizio 2024 si richiedono: a) Numero ordinativi, distinto fra mandati e reversali; b) Numero Bonifici disposti con mandati di pagamento, escluso quelli a vs dipendenti; c) Numero dei dipendenti oggetto di vs pagamenti mensili; d) Numero dei conti correnti ordinari presso l’attuale tesoriere (diversi dal conto di tesoreria) eventualmente gestiti direttamente dai vs economi o utilizzati per i sistemi di incasso; e) numero dei conti correnti postali per i quali la firma di traenza è affida alla banca cassiera; f) importo e tipologia titoli in deposito presso attuale tesoriere; g) Numero ed importo delle garanzie fidejussorie rilasciate a terzi dal tesoriere uscente; h) Numero POS fisici attualmente in uso presso l’Ente distinto fa quelli compatibili PagoPA e quelli non compatibili PagoPA; i) Transato o totale incassato nell’ultimo anno tramite i POS in uso presso l’Ente; ; l) numero bonifici esteri fuori circuito SEPA. Domanda 2 – Dati per valutazione Merito Creditizio Ai fini della ns valutazione creditizia ed in relazione al fido di anticipazione di cassa che può essere richiesta dall’Ente, si richiede: a) saldo di cassa presso la banca tesoriera al alla data odierna (distinto fra Libera e Vincolata); b) importo eventualmente utilizzato della anticipazione di cassa alla data odierna; c) Saldo cassa vincolata alla data odierna per pignoramenti di terzi. Domanda 3 – Struttura Specialistica per Esecuzione Servizio Tesoreria L’art.2 dello schema di convenzione riporta “il Tesoriere si impegna, dalla data di decorrenza del presente contratto e per tutta la durata dello stesso, a mettere a disposizione del Comune per l’espletamento del servizio lo sportello, ubicato in ______- Comune di ________ Il Tesoriere nel corso dell’affidamento potrà richiedere per pec con un preavviso di almeno sei mesi di variare il formato dello sportello al servizio ovvero di dislocare lo sportello nel raggio di 20 (venti) km dalla sede comunale”. Considerato che il servizio di tesoreria è oggi svolto con flussi telematici e le operazioni per cassa sono l’eccezione limitate a poche casistiche residuali, si chiede conferma che lo svolgimento del servizio possa essere posto in carico a una struttura specialistica della Banca, certificata ai sensi della normativa ISO 9001, dedicata alla gestione operativa dei servizi di Tesoreria e Cassa. I rapporti intestati all’Ente saranno radicati presso la ns Filiale più al Comune ma entro il raggio di 20KM che costituirà comunque punto di riferimento per qualsiasi esigenza dell’Ente stesso e della sua utenza. 1) Domanda 4 – Rinnovo convezione d’intesa far le parti. Posto che il disciplinare all’art 3.1 indica esplicitamente che la durata del servizio è di 5 anni senza aggiungere alcuna opzione di proroga o rinnovo pluriennale; considerato che il successivo art. 3.3 del disciplinare relativo alle modifiche del contratto in fase di esecuzione riporta invece opzione di rinnovo o proroga (crediamo pluriennale) rimandando all’art. 4 dello schema di convenzione; verificato che il suddetto art 4 riporta esplicitamente al comma 1 che la convenzione della durata 01/01/26 31/12/30 “potrà essere rinnovata d’intesa fra le parti ….” mentre al successivo comma 2 riporta “In alternativa al rinnovo di cui al comma precedente, la convenzione può essere prorogata (proroga contrattuale), per un massimo di ulteriori 5 anni, in conformità all’art. 120, comma 10, del Codice dei Contratti: “Nel caso in cui nel bando e nei documenti di gara iniziali sia prevista un'opzione di proroga il contraente originario è tenuto a eseguire le prestazioni contrattuali ai prezzi, patti e condizioni stabiliti nel contratto o, se previsto nei documenti di gara, alle condizioni di mercato ove più favorevoli per la stazione appaltante” . Considerato quindi che la convenzione sul concetto di proroga contrattuale di 5anni agli stessi patti e condizioni come opzione unilaterale dell’Ente rimanda al Bando/disciplinare di gara e quest’ultimo rimanda alla convenzione; verificato che l’opzione unilaterale di rinnovare la convenzione per ulteriori 5 anni agli stessi patti e condizioni portando la durata complessiva del contratto a 10anni, riduce la possibilità di partecipazione delle banche, Si vuol avere conferma che l’eventuale rinnovo della convenzione di ulteriori 5 anni avvenga esclusivamente d’intesa fra le parti. Domanda 5 – Conservazione Sostitutiva Ordinativi Informatici L’art. 12 dello schema di convenzione indica che “L’Ente ed il Tesoriere sono tenuti, ciascuno per quanto di rispettiva competenza, alla conservazione documentale degli atti prodotti nell’ambito del rapporto convenzionale durante il periodo di validità del contratto stesso, nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti”. Poiché l’art.5 della convenzione riporta “ .. La trasmissione e la conservazione degli Ordinativi compete ed è a carico dell’Ente… si vuol aver conferma che la conservazione a noma degli ordinativi OPI/XLM firmati digitalmente spetta e compete all’Ente che già riceve dal Tesoriere attraverso l’ambiente SIOPE+, già in uso dall’Ente, il giornale di cassa/ricevute di eseguito di ciascun OPI. Posto che cmq la Banca Tesoriera archivia e conserva a norma i documenti informatici dalla stessa prodotti, si vuol avere conferma che qualora fosse richiesto alla Banca l’attivazione del servizio di conservazione a norma degli ordinativi OPI/XML (prodotti dall’Ente) e del giornale di cassa contenente le ricevute di eseguito (prodotti dalla banca), sarà oggetto di separato accordo. Domanda 6 – Numero POS Fisici e Commissioni su Transato L’art. 23 della convenzione e l’item D della offerta tecnica richiedere alla Banca Tesoriera di installare e mantenere un numero imprecisato di POS ad un costo fisso annuo che dovrebbe ricomprendere anche la commissione % sull’importo incassato o transato. Posto che i costi di installazione e i canoni mensili sono costi fissi che la Banca può determinare a priori nella quantificazione della offerta, le commissioni % sul transato sono invece differenziate per tipologia di carta e circuito di emissione ed inoltre l’importo addebitato, essendo una commissione %, dipende da quanto viene pagato con il POS. Pertanto l’importo annuo della commissione sul transato da addebitare all’Ente essendo molto variabile non può essere determinato a priori. Ai fini di facilitare la partecipazione delle banche ed una corretta valutazione economica, si richiede: a) il numero massimo di POS Fisici richiedibili dall’Ente con la nuova convenzione, i cui costi di installazione, di disinstallazione ed il canone mensile siano ricompresi nel compenso offerto del servizio; b) di indicare nell’item D della offerta tecnica la commissione % sul transato differenziata fra pagobancomat e carte di credito, in modo da applicare correttamente la formula di attribuzione dei punteggi indicata nel disciplinare. Domanda 7 - Partner Tecnologico per PagoPA Posto che né lo schema di convenzione né il disciplinare richiede alla nuova banca tesoriera il ruolo di partner tecnologico per la gestione Avvisi/IUV del nuovo sistema di incasso PagoPA, mentre nell’art.22 della convenzione indica la possibilità di richiedere alla nuova Banca Tesoriera POS compatibili con il PagoPA senza però fornire alcuna altra informazione tecnica/operativa, si vuol avere conferma che la nuova banca tesoriera non è obbligata a svolgere il ruolo di partner tecnologico ruolo che, se richiesto successivamente dal Comune, sarà oggetto di successivo separato accordo. La nuova banca tesoriera potrà invece assumere il ruolo di PSP e consentire il pagamento degli Avviso PagoPA prodotti dal partner tecnologico del Comune presso i propri sportelli. Domanda 8 - POS Fisici per PagoPA Considerato che il PagoPA è un nuovo sistema di pagamento con regole emanate dell’AGID per la cui attivazione il Comune deve scegliere preventivamente un Partner Tecnologico per creare il software/ambiente di interfaccia al PagoPA ovvero al Nodo dei Pagamenti a cui poi collegate i POS Fisici compatibili con tale ambiente. Considerato che il Comune ha già attivato il PagoPA e ha già quindi un suo Partner Tecnologico (EFIL), si vuol avere conferma che in caso vengano richiesti POS Fisici collegabili al PagoPA, i cui costi di installazione, canoni mensili possono rientrare nel compenso e che la banca può fornire, la verifica di compatibilità con il software/ambiente del vs Partner Tecnologico rimane a carico del Comune (con eventuali costi a vs carico di adeguamento software).
Risposta :
Domanda 1 – Dati Quantitativi
Dall’esame della documentazione di gara, non riscontriamo alcuni elementi quantitativi necessari per la formulazione della offerta. Relativamente all’intero esercizio 2024 si richiedono: a) Numero ordinativi, distinto fra mandati e reversali; b) Numero Bonifici disposti con mandati di pagamento, escluso quelli a vs dipendenti; c) Numero dei dipendenti oggetto di vs pagamenti mensili; d) Numero dei conti correnti ordinari presso l’attuale tesoriere (diversi dal conto di tesoreria) eventualmente gestiti direttamente dai vs economi o utilizzati per i sistemi di incasso; e) numero dei conti correnti postali per i quali la firma di traenza è affida alla banca cassiera; f) importo e tipologia titoli in deposito presso attuale tesoriere; g) Numero ed importo delle garanzie fidejussorie rilasciate a terzi dal tesoriere uscente; h) Numero POS fisici attualmente in uso presso l’Ente distinto fa quelli compatibili PagoPA e quelli non compatibili PagoPA; i) Transato o totale incassato nell’ultimo anno tramite i POS in uso presso l’Ente; l) numero bonifici esteri fuori circuito SEPA.
R:
a) Reversali emesse al 31/12/2024 n. 4182 per complessivi € 5.904.829,77
Mandati emessi al 31/12/2024 n.2432 per complessivi € 5.691.551,62
b) Dato non disponibile
c) Nell’anno 2024 il numero annuale di cedolini (per personale dipendente e amministratori locali) è stato pari a 375
d) Il Comune di Campagnola Emilia ha attivo il conto corrente di tesoreria, articolato nel conto principale e in due sotto conti vincolati (uno per trasferimenti/mutui e uno dedicato al PNRR).
Inoltre ha attivo un conto corrente dedicato alla riscossione coattiva ex art.1, comma 790, L. 160/2019 che riversa giornalmente sul conto di tesoreria, come previsto dalla normativa vigente.
e) L’Ente non ha ad oggi conti correnti postali attivi.
f) I titoli in deposito presso il tesoriere
IT0003826275 QUANTITA’ 66.713,000
IT0004365455 QUANTITA’ 62,000
IT0005315822 QUANTITA’ 1.434913,00
g) Non presenti
h) Ad oggi l’Ente non ha postazioni POS attive.
i) Si rimanda alla risposta precedente
j) Nel corso del 2024 non sono stati eseguiti bonifici su estero.
Domanda 2 – Dati per valutazione Merito Creditizio
Ai fini della ns valutazione creditizia ed in relazione al fido di anticipazione di cassa che può essere richiesta dall’Ente, si richiede: a) saldo di cassa presso la banca tesoriera al alla data odierna (distinto fra Libera e Vincolata); b) importo eventualmente utilizzato della anticipazione di cassa alla data odierna; c) Saldo cassa vincolata alla data odierna per pignoramenti di terzi.
R:
a) saldo cassa 24/10/2025 – CONTE TESORERIA € 4.515.043,10
Di cui vincolata TRASFERIMENTI E PRESTITI € 4.993,22
Di cui vincolata TRASFERIMENTI PNRR € 23.431,60
b) L’Ente nel corso del 2025 non ha fatto ricorso all’anticipazione di cassa.
c) L’Ente nel corso del 2025 è non è stato oggetto di azioni di pignoramento
Domanda 3 – Struttura Specialistica per Esecuzione Servizio Tesoreria
L’art.2 dello schema di convenzione riporta “il Tesoriere si impegna, dalla data di decorrenza del presente contratto e per tutta la durata dello stesso, a mettere a disposizione del Comune per l’espletamento del servizio lo sportello, ubicato in ______- Comune di ________ Il Tesoriere nel corso dell’affidamento potrà richiedere per pec con un preavviso di almeno sei mesi di variare il formato dello sportello al servizio ovvero di dislocare lo sportello nel raggio di 20 (venti) km dalla sede comunale”. Considerato che il servizio di tesoreria è oggi svolto con flussi telematici e le operazioni per cassa sono l’eccezione limitate a poche casistiche residuali, si chiede conferma che lo svolgimento del servizio possa essere posto in carico a una struttura specialistica della Banca, certificata ai sensi della normativa ISO 9001, dedicata alla gestione operativa dei servizi di Tesoreria e Cassa. I rapporti intestati all’Ente saranno radicati presso la ns Filiale più al Comune ma entro il raggio di 20KM che costituirà comunque punto di riferimento per qualsiasi esigenza dell’Ente stesso e della sua utenza.
R: Il Tesoriere per tutta la durata contrattuale deve mettere a disposizione uno sportello dedicato allo svolgimento del servizio, come indicato nello schema di Convenzione, deve essere dislocato nel territorio comunale ovvero nel raggio di 20 km per tutta la durata del contratto. L’organizzazione del servizio è a cura del Tesoriere con i relativi mezzi e personale.
Domanda 4 – Rinnovo convezione d’intesa far le parti.
Posto che il disciplinare all’art 3.1 indica esplicitamente che la durata del servizio è di 5 anni senza aggiungere alcuna opzione di proroga o rinnovo pluriennale; considerato che il successivo art. 3.3 del disciplinare relativo alle modifiche del contratto in fase di esecuzione riporta invece opzione di rinnovo o proroga (crediamo pluriennale) rimandando all’art. 4 dello schema di convenzione; verificato che il suddetto art 4 riporta esplicitamente al comma 1 che la convenzione della durata 01/01/26 31/12/30 “potrà essere rinnovata d’intesa fra le parti ….” mentre al successivo comma 2 riporta “In alternativa al rinnovo di cui al comma precedente, la convenzione può essere prorogata (proroga contrattuale), per un massimo di ulteriori 5 anni, in conformità all’art. 120, comma 10, del Codice dei Contratti: “Nel caso in cui nel bando e nei documenti di gara iniziali sia prevista un'opzione di proroga il contraente originario è tenuto a eseguire le prestazioni contrattuali ai prezzi, patti e condizioni stabiliti nel contratto o, se previsto nei documenti di gara, alle condizioni di mercato ove più favorevoli per la stazione appaltante” . Considerato quindi che la convenzione sul concetto di proroga contrattuale di 5anni agli stessi patti e condizioni come opzione unilaterale dell’Ente rimanda al Bando/disciplinare di gara e quest’ultimo rimanda alla convenzione; verificato che l’opzione unilaterale di rinnovare la convenzione per ulteriori 5 anni agli stessi patti e condizioni portando la durata complessiva del contratto a 10anni, riduce la possibilità di partecipazione delle banche, Si vuol avere conferma che l’eventuale rinnovo della convenzione di ulteriori 5 anni avvenga esclusivamente d’intesa fra le parti.
R: La durata del rinnovo/proroga può essere massimo di 4 (quattro) anni e non 5 (cinque) anni come previsto dalla vigente normativa; trattasi di un refuso.
Le parti contraenti possono attivare, in alternativa alla proroga contrattuale, il rinnovo.
Si precisa che, in ogni caso, gli strumenti di conservazione dell’equilibrio contrattuale permangono anche nella vigenza della eventuale proroga del contratto.
Domanda 5 – Conservazione Sostitutiva Ordinativi Informatici
L’art. 12 dello schema di convenzione indica che “L’Ente ed il Tesoriere sono tenuti, ciascuno per quanto di rispettiva competenza, alla conservazione documentale degli atti prodotti nell’ambito del rapporto convenzionale durante il periodo di validità del contratto stesso, nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti”. Poiché l’art.5 della convenzione riporta “ .. La trasmissione e la conservazione degli Ordinativi compete ed è a carico dell’Ente… si vuol aver conferma che la conservazione a noma degli ordinativi OPI/XLM firmati digitalmente spetta e compete all’Ente che già riceve dal Tesoriere attraverso l’ambiente SIOPE+, già in uso dall’Ente, il giornale di cassa/ricevute di eseguito di ciascun OPI. Posto che cmq la Banca Tesoriera archivia e conserva a norma i documenti informatici dalla stessa prodotti, si vuol avere conferma che qualora fosse richiesto alla Banca l’attivazione del servizio di conservazione a norma degli ordinativi OPI/XML (prodotti dall’Ente) e del giornale di cassa contenente le ricevute di eseguito (prodotti dalla banca), sarà oggetto di separato accordo.
R: Come previsto dall’art.12 dello schema di convenzione, ciascuna delle parti è tenuta per quanto di rispettiva competenza alla conservazione documentale, nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti.
Domanda 6 – Numero POS Fisici e Commissioni su Transato
L’art. 23 della convenzione e l’item D della offerta tecnica richiedere alla Banca Tesoriera di installare e mantenere un numero imprecisato di POS ad un costo fisso annuo che dovrebbe ricomprendere anche la commissione % sull’importo incassato o transato. Posto che i costi di installazione e i canoni mensili sono costi fissi che la Banca può determinare a priori nella quantificazione della offerta, le commissioni % sul transato sono invece differenziate per tipologia di carta e circuito di emissione ed inoltre l’importo addebitato, essendo una commissione %, dipende da quanto viene pagato con il POS. Pertanto l’importo annuo della commissione sul transato da addebitare all’Ente essendo molto variabile non può essere determinato a priori. Ai fini di facilitare la partecipazione delle banche ed una corretta valutazione economica, si richiede: a) il numero massimo di POS Fisici richiedibili dall’Ente con la nuova convenzione, i cui costi di installazione, di disinstallazione ed il canone mensile siano ricompresi nel compenso offerto del servizio; b) di indicare nell’item D della offerta tecnica la commissione % sul transato differenziata fra pagobancomat e carte di credito, in modo da applicare correttamente la formula di attribuzione dei punteggi indicata nel disciplinare.
R: Il numero delle postazioni POS che si intende richiedere durante l’intera vita contrattuale non è predeterminabile e potrà variare in funzione delle esigenze dell’Ente stesso.
Il corrispettivo pagato dall’Ente per ciascun POS installato si deve intendere omnicomprensivo. Le spese elencate nello schema di convenzione sono a titolo esemplificativo e non esaustivo.
Sarà oggetto di valutazione dell’offerta tecnica, come indicato nei documenti di gara, il costo unitario omnicomprensivo per ciascun POS fornito
Domanda 7 - Partner Tecnologico per PagoPA
Posto che né lo schema di convenzione né il disciplinare richiede alla nuova banca tesoriera il ruolo di partner tecnologico per la gestione Avvisi/IUV del nuovo sistema di incasso PagoPA, mentre nell’art.22 della convenzione indica la possibilità di richiedere alla nuova Banca Tesoriera POS compatibili con il PagoPA senza però fornire alcuna altra informazione tecnica/operativa, si vuol avere conferma che la nuova banca tesoriera non è obbligata a svolgere il ruolo di partner tecnologico ruolo che, se richiesto successivamente dal Comune, sarà oggetto di successivo separato accordo. La nuova banca tesoriera potrà invece assumere il ruolo di PSP e consentire il pagamento degli Avviso PagoPA prodotti dal partner tecnologico del Comune presso i propri sportelli.
R: La scelta del patner tecnologico viene effettuata dall’Ente privilegiando soluzioni integrate con il software di contabilità.
La nuova banca tesoriera potrà assumere il ruolo di PSP e consentire il pagamento degli Avviso PagoPA prodotti dal partner tecnologico del Comune presso i propri sportelli.
Domanda 8 - POS Fisici per PagoPA
Considerato che il PagoPA è un nuovo sistema di pagamento con regole emanate dell’AGID per la cui attivazione il Comune deve scegliere preventivamente un Partner Tecnologico per creare il software/ambiente di interfaccia al PagoPA ovvero al Nodo dei Pagamenti a cui poi collegate i POS Fisici compatibili con tale ambiente. Considerato che il Comune ha già attivato il PagoPA e ha già quindi un suo Partner Tecnologico (EFIL), si vuol avere conferma che in caso vengano richiesti POS Fisici collegabili al PagoPA, i cui costi di installazione, canoni mensili possono rientrare nel compenso e che la banca può fornire, la verifica di compatibilità con il software/ambiente del vs Partner Tecnologico rimane a carico del Comune (con eventuali costi a vs carico di adeguamento software).
R: Qualora i POS siano abilitati anche al Pago PA, le condizioni di fornitura di questi ultimi saranno definite tra le parti prima della messa in funzione degli stessi.