Cartella clinica regionale informatizzata DSM-DP
Descrizione Procedura aperta per l’acquisizione di servizi finalizzati alla progettazione, sviluppo, formazione, avviamento e manutenzione del sistema “Cartella clinica informatizzata regionale dei dipartimenti di salute mentale e dipendenze patologiche della Regione Emilia-Romagna"
Ente appaltante INTERCENT-ER AGENZIA REGIONALE DI SVILUPPO DEI MERCATI TELEMATICI
Stato procedura Chiuso
Importo appalto 4.900.000,00 €
Criterio di aggiudicazione Offerta economicamente più vantaggiosa
Data di pubblicazione a sistema 08/05/2018
Termine richiesta chiarimenti 05/07/2018 12:00
Termine presentazione delle offerte 25/07/2018 16:00
Apertura busta amministrativa 26/07/2018 10:00
Data chiusura procedura 19/04/2019
Requisiti di sostenibilità ambientale no
Requisiti di sostenibilità sociale no
Responsabile del procedimento Cagnazzo Michele
- DISCIPLINARE (589.49 kB)
- BANDO (65.57 kB)
- Allegato 1 – DGUE (L’operatore economico e l’eventuale ausiliaria dovranno compilare i documenti su SATER). In caso di RTI dovranno compilare il documento su SATER sia la mandataria che le mandanti) (1.42 MB)
- Allegato 1a - Domanda di Partecipazione (116.50 kB)
- Allegato 2 - DGUE SUBAPPALTORI (I subappaltatori dovranno compilare l’allegato cartaceo) (242.00 kB)
- Allegato 3 - Patto di integrità, approvato dalla Regione Emilia-Romagna con delibera della giunta del 30 giugno 2014 n. 966 (38.09 kB)
- Allegato 4 - Schema Dichiarazione Concordato Preventivo (85.00 kB)
- Allegato 5 - Schema Offerta tecnica (75.33 kB)
- Allegato 6 - Capitolato tecnico (1.26 MB)
- Allegati al Capitolato Parte Prima (da All.1a All.23) (30.86 MB)
- Allegati al Capitolato Parte Seconda ( da All.24 a All. 46) (41.97 MB)
- Allegato 7 - Schema di Convenzione (370.70 kB)
- Allegato 8 - Modello F23 (213.64 kB)
- Relazione tecnico illustrativa (193.47 kB)
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Cagnazzo Michele
telefono: 0515273432 -
Imperato Gianluca
telefono: 0515273430 -
Moscatelli Luca
telefono: 0515273101 -
Giovagnoni Manuela
telefono: 0515273542 -
Renzoni Antonella
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Porcelluzzi Michele Nunzio
telefono: 0515273015 -
Tommasini Patrizia
telefono: 0515273036 -
Mazzoli Cristina
telefono: 0515273435
- Cartella clinica regionale informatizzata DSM-DP - CIG: 7464215114
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Chiarimento PI064416-18
Ultimo aggiornamento 24/07/2018 13:54Domanda : Si chiedono informazioni circa il corretto IMPORTO del CONTRIBUTO DI GARA da versare a favore di ANAC ed indicato dall'art 12 del DISCIPLINARE in quanto esso non pare conforme all'importo a base di asta.
Risposta : Si precisa che l'IMPORTO del CONTRIBUTO DI GARA da versare a favore di ANAC SU UN IMPORTO A BASE DI GARA PARI AD € 4.900.000,00 AMMONTA ad € 140,00 per ciascun partecipante
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Chiarimento PI060018-18
Ultimo aggiornamento 13/07/2018 10:23Domanda : In riferimento al Chiarimento PI056859-18 la cui Domanda è la seguente, si riporta la Risposta corretta “Si chiede di specificare se oltre all’hardware necessario alla soluzione di Disaster Recovery (Recovery Point Objective e Recovery Time Objective superiori a 0 ovvero una infrastruttura replicata in modalità Asincrona con l’infrastruttura di produzione) sia necessario prevedere anche l’hardware necessario alla soluzione di Business Continuity (Recovery Point Objective e Recovery Time Objective uguale a 0, ovvero una infrastruttura replicata in modalità Sincrona con l’infrastruttura di produzione), da posizionare in un sito diverso da quello di produzioneâ€.
Risposta : A proposito di questo quesito specifico, il capitolato e i successivi chiarimenti descrivono i requisiti minimi che devono caratterizzare la soluzione richiesta. Non si ritiene di dover aggiungere altri requisiti. Rimane a discrezione del fornitore dettagliare eventuali ulteriori caratteristiche considerate migliorative o aggiuntive.
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Chiarimento PI056861-18
Ultimo aggiornamento 13/07/2018 10:17Domanda : Con riferimento al Paragrafo 2.5.3 “Tempistica di realizzazione del Sistema†del Capitolato Tecnico, si chiede se nelle Fasi dalla 1 alla 14, per una durata temporale pari a 27 mesi, siano ricomprese le attività per l’avvio di tutte le componenti della SCCE (Salute Mentale, Psicologia Clinica, NPIA, Dipendenze) solo per le due AUSL Pilota individuate nella AUSL Imola e AUSL Parma e che, quindi, tutte le attività di deployment sulle restanti AUSL della Regione siano da intendersi escluse dalla presente fornitura.
Risposta : Come specificato in diversi punti del capitolato e nel paragrafo 2.1.3.2 “Deployment e attivazione del sistema SCCEâ€, successivamente alla fase di test iniziale in due AUSL campione (Imola e Parma per la prima versione) deve essere effettuato il deploy in “tutte†le AUSL della Regione Emilia-Romagna, considerando prima i Servizi di Salute mentale adulti, poi con i Servizi di neuropsichiatria infanzia e adolescenza e infine con i Servizi per le Dipendenze patologiche.
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Chiarimento PI056859-18
Ultimo aggiornamento 13/07/2018 10:15Domanda : Si chiede di specificare se oltre all’hardware necessario alla soluzione di Disaster Recovery (Recovery Point Objective e Recovery Time Objective superiori a 0 ovvero una infrastruttura replicata in modalità Asincrona con l’infrastruttura di produzione) sia necessario prevedere anche l’hardware necessario alla soluzione di Business Continuity (Recovery Point Objective e Recovery Time Objective uguale a 0, ovvero una infrastruttura replicata in modalità Sincrona con l’infrastruttura di produzione), da posizionare in un sito diverso da quello di produzione.
Risposta : Come specificato in diversi punti del capitolato e nel paragrafo 2.1.3.2 “Deployment e attivazione del sistema SCCEâ€, successivamente alla fase di test iniziale in due AUSL campione (Imola e Parma per la prima versione) deve essere effettuato il deploy in “tutte†le AUSL della Regione Emilia-Romagna, considerando prima i Servizi di Salute mentale adulti, poi con i Servizi di neuropsichiatria infanzia e adolescenza e infine con i Servizi per le Dipendenze patologiche.
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Chiarimento PI059842-18
Ultimo aggiornamento 12/07/2018 16:12Domanda : Si chiede di specificare se nel paragrafo 7.1.4 del Capitolato Tecnico ci si riferisce al DSM come erogatore di consulenze o meno. In caso negativo, si chiede di specificare se si applica lo scenario di integrazione IHE citato nel paragrafo 3.4.3?
Risposta : Ad integrazione di quanto già risposto al "Chiarimento PI055511-18" si precisa ulteriormente quanto segue: "Gli scenari di tipo 1) debbono essere gestiti attraverso l’infrastruttura del CUP Integratore. Gli scenari del tipo 2) debbono essere gestiti nelle modalità descritte dal paragrafo 3.4.3 del capitolato". Pertanto, la risposta completa al "Chiarimento PI055511-18" è la seguente: Quando si parla del processo di richiesta/erogazione di prestazioni ambulatoriali/consulenze, l’SCCE oggetto di fornitura svolge al contempo due ruoli distinti: 1. il ruolo di richiedente prestazioni erogate al di fuori del contesto DSM-DP; 2. il ruolo di erogatore di prestazioni erogate all’interno del contesto DSM-DP e richieste da richiedenti che sono esterni al DSM-DP. Tipico esempio del punto 1) è la richiesta di esami del sangue al locale laboratorio analisi fatta dal DSM-DP. Tipico esempio del punto 2) è la richiesta di consulenza psichiatrica inoltrata al DSM-DP da parte di un Pronto Soccorso. Gli scenari di tipo 1) debbono essere gestiti attraverso l’infrastruttura del CUP Integratore. Gli scenari del tipo 2) debbono essere gestiti nelle modalità descritte dal paragrafo 3.4.3 del capitolato.
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Chiarimento PI055518-18
Ultimo aggiornamento 12/07/2018 16:00Domanda : Alla pagina 46 del Capitolato tecnico si parla di una funzionalità di import/export dei dati. di quali dati si tratta?
Risposta : I dati a cui si fa riferimento sono quelli dell’Agenda su cui si sta operando.
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Chiarimento PI055513-18
Ultimo aggiornamento 12/07/2018 15:59Domanda : Relativamente al paragrafo 9.6.1 del Capitolato Tecnico si chiede di esplicitare se esiste un sistema di BI regionale su cui far confluire i dati estrapolati dalla soluzione proposta
Risposta : Nel punto 9.6.1 si esplicita l’esigenza che la banca dati dell’SCCE possa essere resa accessibile, a scopi di reportistica e di Business Intelligence, senza che le interrogazioni condotte abbiano un impatto per le prestazioni del sistema di produzione. Non rileva, ai fini dell’offerta, se esista un sistema di BI regionale su cui far confluire i dati (sistema di BI che peraltro esiste), ma solo che venga fornita la possibilità di interrogare l’intera banca dati di SCCE allo scopo di poter popolare il sistema di BI regionale secondo le strutture dati descritte nel documento citato nel paragrafo 9.6.1 del capitolato e in forma anonimizzata (pseudonimizzazione secondo la normativa GDPR).
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Chiarimento PI055512-18
Ultimo aggiornamento 12/07/2018 15:58Domanda : Relativamente al paragrafo 7.13.4 del Capitolato Tecnico, si chiedono le specifiche api rest per refertazione specialistica di cui si chiede dettaglio
Risposta : Le specifiche le invierà CUP2000 Il paragrafo 7.13.4 non contiene informazioni relative alla refertazione specialistica, come evidenziato nella domanda formulata, ma per la prescrizione specialistica. Ad ogni modo si fornisce il seguente link che contiene le API e le specifiche di accesso al catalogo SOLE da utilizzarsi per il percorso prescrittivo del sistema DSM-DP. Link: https://wssole.regione.progetto-sole.it/catalogo-sole/swagger-ui/ Per accedere a tali API, i fornitori interessati, dovranno chiedere un certificato client inviando mail con oggetto “RICHIESTA API CATALOGO SOLE BANDO GARA DSM-DP†al seguente indirizzo riferimento: sistemisti@cup2000.it. L’indirizzo di mail indicato NON dovrà essere utilizzato per effettuare ulteriori richieste, ma solo per il rilascio del certificato client. Il certificato client avrà scadenza il giorno dopo la scadenza del bando gara.
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Chiarimento PI055511-18
Ultimo aggiornamento 12/07/2018 15:53Domanda : Si chiede di specificare se nel paragrafo 7.1.4 del Capitolato Tecnico ci si riferisce al DSM come erogatore di consulenze o meno. In caso negativo, si chiede di specificare se si applica lo scenario di integrazione IHE citato nel paragrafo 3.4.3?
Risposta : Quando si parla del processo di richiesta/erogazione di prestazioni ambulatoriali/consulenze, l’SCCE oggetto di fornitura svolge al contempo due ruoli distinti: 1. il ruolo di richiedente prestazioni erogate al di fuori del contesto DSM-DP; 2. il ruolo di erogatore di prestazioni erogate all’interno del contesto DSM-DP e richieste da richiedenti che sono esterni al DSM-DP. Tipico esempio del punto 1) è la richiesta di esami del sangue al locale laboratorio analisi fatta dal DSM-DP. Tipico esempio del punto 2) è la richiesta di consulenza psichiatrica inoltrata al DSM-DP da parte di un Pronto Soccorso.
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Chiarimento PI055509-18
Ultimo aggiornamento 12/07/2018 15:51Domanda : Relativamente al paragrafo 4.10 del Capitolato Tecnico si chiede di condividere le specifiche di integrazione con PagOnline
Risposta : Il capitolato precisa che PagOnLine è compatibile con il sistema PagoPA di cui la documentazione è pubblica.
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Chiarimento PI055508-18
Ultimo aggiornamento 12/07/2018 15:50Domanda : Relativamente al paragrafo 3.4.3 del Capitolato Tecnico si chiede di esplicitare quali siano gli attori da implementare rispetto ai profili IHE citati
Risposta : Gli attori da implementare risultano evidenti dal contesto nel quale si cala il profilo IHE citato, non si ritiene pertanto di dover aggiungere ulteriori precisazioni.
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Chiarimento PI055507-18
Ultimo aggiornamento 12/07/2018 15:49Domanda : Relativamente ai paragrafi 3.4.2; 6.2.1; 7.1 e 7.13.3 del Capitolato Tecnico si chiede di indicare se il fornitore deve proporre un sistema di order entry e quali sono le specifiche per integrare il cup integratore.
Risposta : Le specifiche di integrazione sono in corso di definizione da parte della società CUP2000 e saranno fornite a valle della aggiudicazione. Si deve comunque presuppore che l’integrazione avvenga attraverso una chiamata di maschere web con mantenimento delle informazioni di contesto, o altra interfaccia di paragonabile complessità. Attraverso i dati restituiti dal sistema di O.E. – come precisato in 7.1 del capitolato – occorrerà tenere aggiornato SCCE.
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Chiarimento PI056548-18
Ultimo aggiornamento 11/07/2018 13:31Domanda : Relativamente al paragrafo 4.5 Privacy e consensi - firma grafometrica per acquisizione consensi, si chiede di precisare da quanti e quali strutture delle 500 totali previste per l'accesso alla SCCE debba essere garantita la possibilità di effettuare la firma grafometrica per l'acquisisizione dei consensi. Inoltre, in merito alla possibilità di utilizzo di firma grafomtrica attraverso l'utilizzo di tablet/smarphone/dispositivi (rif. Capitolato par. 4.5.1), si chiede di indicare il nr. dei dispositivi e di precisare se questi siano oggetto di fornitura. Grazie
Risposta : Tutte le strutture che avranno in utilizzo l’SCCE dovranno poter utilizzare la firma grafometrica. I dispositivi HW necessari alla firma grafometrica non sono oggetto di fornitura, ma devono essere descritti nell’offerta in quanto oggetto di valutazione nell’ambito della valutazione tecnica complessiva di quanto proposto. Si ritiene di non dover precisare il numero di dispositivi necessari in quanto si considera di aver già fornito tutte le informazioni necessarie a consentire la formulazione di una offerta compiuta e circostanziata derivante dalle ipotesi progettuali proposte dall’offerente.
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Chiarimento PI057017-18
Ultimo aggiornamento 09/07/2018 12:43Domanda : Si chiede conferma se i progetti con budget di salute, essendo questi uno strumento terapeutico con gestione specifica, vista la complessità degli interventi che prevede, siano compresi nella Cartella Unica o possano essere gestiti con software dedicato, che garantisca comunque l'interscambio dei flussi informativi con il sistema della Cartella Unica.
Risposta : Il progetto regionale per la nuova cartella SCCE va nella direzione di implementare in un unico sistema gestionale tutta la documentazione socio-sanitaria integrata dell’assistito. SCCE dovrà gestire la complessità dello strumento Budget di salute, come di altri strumenti clinici-terapeutico, al proprio interno. Non sono previste interfacce con software dedicati per il budget di salute.
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Chiarimento PI056918-18
Ultimo aggiornamento 09/07/2018 12:42Domanda : Chiarimento 1: Con riferimento a quanto riportato nell'Allegato 6 - Capitolato tecnico paragrafo "2.5.3 Tempistica di realizzazione del sistema" si chiedono i seguenti 3 chiarimenti: 1. Per quanto riguarda le fasi relative al "Passaggio al nuovo software" vengono indicate la Fase 5 (5 mesi) "Passaggio al nuovo software dei CSM e della Psicologia clinica" e la Fase 10 (3 mesi) "Passaggio al nuovo software dei NPIA", mentre non viene indicata l'analoga fase per il "Passaggio al nuovo software dei SerDP". In considerazione di ciò, siamo a chiedere la tempistica di riferimento per la Fase relativa al "Passaggio al nuovo software dei SerDP" 2. Relativamente alla Fase 2 (attivazione di SCCE presso un CSM che testerà il funzionamento) è richiesta l'attivazione di un CSM presso entrambe le AUSL Pilota (Imola e Parma) o presso una sola delle due AUSL? In analogia il medesimo chiarimento è richiesto per le Fasi 3, 7, 8, 12 e 13 3. E' corretta l'interpretazione per cui nelle Fasi relative al "Passaggio al nuovo software dei CSM, NPIA e SerDP" (ovvero Fase 5, Fase 10 e Fase mancante) si devono avviare tutte le strutture afferenti le AUSL regionali (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Imola, Ferrara e Romagna) non attivate nelle fasi precedenti? E che quindi al termine della pianificazione prevista nel paragrafo 2.5.3 vengano avviati in produzione tutti i "CSM, NPIA e SerDP" presso tutte le AUSL della Regione? Chiarimento 2: Si chiede conferma che i paragrafi "7.15 Trattamenti" e "6.5.6 Trattamenti e risorse" del Capitolato tecnico possano considerarsi una ripetizione. Chiarimento 3: Si chiede di indicare la tipologia di connessione, comprese banda e latenza disponibili, tra il sito di produzione e quello di Disaster Recovery Chiarimento 4: Si chiede di specificare la dimensione attuale e il tasso di crescita annuo medio della base di dati di partenza Chiarimento 5: Alla pagina 99 del "Capitolato Tecnico", Allegato 6, paragrafo "Componente Server", si cita testualmente "La configurazione ed il software di sistema presente sul server unico, che dovrà essere fornito dalla ditta aggiudicataria e ospitato in una server farm regionale"; si richiede di precisare meglio cosa si intende per "server unico". Chiarimento 6: - Alla pagina 99 del "Capitolato Tecnico", Allegato 6, paragrafo "Hardware", si cita testualmente "l'infrastruttura hardware dovrà essere centralizzata"; si richiede di precisare meglio cosa si intende per "infrastruttura centralizzata".
Risposta : 1) Il SerDP ha una serie di specificità da implementare nel sistema, quali ad esempio il collegamento con WinSimet per i farmaci, la gestione delle somministrazioni, la parte infettivologica, una serie di regole di estrazione dei dati. Differisce quindi sostanzialmente dai primi due servizi. Si richiede un periodo di 5 mesi per il collaudo in produzione per i SerDP. 2)Le due AUSL dovranno essere attivate in sequenza. Prima l’AUSL di Imola (fase 2), che si occuperà del test dell’applicativo nella sua prima originaria versione, successivamente SCCE, opportunamente adeguata, integrata e corretta di tutte le anomalie rilevate nella prima fase, sarà installata in produzione presso il CSM di AUSL di Parma (fase 3). Nella fase 4 e fase 5 SCCE dovrà essere installata in tutte i CSM della Regione. Lo stesso modello sarà adottato per gli altri servizi che saranno integrati successivamente. Vi sarà una prima AUSL che testerà il sistema con le nuove implementazioni, in sequenza vi sarà una seconda AUSL che testerà. Le AUSL che effettueranno le fasi di test per NPIA e SerDP saranno comunicate successivamente. 3) E’ corretto. 4) Si conferma. 5) La connessione messa a disposizione tra i siti è un collegamento in tecnologia DWDM con capacità scalabile fino a 100Gbps e latenza inferiore a 3 ms. 6) Non si ritiene che tale informazione possa essere rilevante per la formulazione di una offerta tecnica ed economica per almeno i seguenti due ordini di motivi: 1. non appare esistere alcun nesso rilevante fra il dato richiesto che si riferirebbe alla dimensione attuale delle banche dati e al loro tasso di crescita e l’oggetto della fornitura che essendo caratterizzato da una potenziale diversa tecnologia e da un diverso disegno della banca dati non sarebbe stimabile dal dato fornito; 2. si ritiene che i dati forniti nel capitolato siano sufficienti a garantire un corretto dimensionamento di quanto offerto e quindi a produrre una adeguata offerta tecnico/economica. 7) Si rinvia alle risposte ai Chiarimenti, in particolare Chiarimento PI054770-18 e Chiarimento PI054769-18. 8) Si rinvia alle risposte ai Chiarimenti, in particolare Chiarimento PI054770-18 e Chiarimento PI054769-18.
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Chiarimento PI054771-18
Ultimo aggiornamento 02/07/2018 11:44Domanda : (All. 7 - Schema Convenzione Cartella Clinica DSM-DP) “Con riferimento al processo di fatturazione, dal momento che dalla documentazione di gara emerge che saranno sottoscritti dei contratti di fornitura con le singole Aziende Sanitarie della Regione Emilia Romagna, ma non viene richiesta la quotazione dei servizi e dei beni oggetto della gara per ciascuna Azienda e, inoltre, dal disciplinare emerge di dover esprimere dei valori complessivi legati a servizi e HW, ma non ripartiti per installazione, si chiede di illustrare a quali valori debbano essere applicati i criteri di fatturazione di cui all’art. 16 dell’Allegato 7 (All. 7 - Schema Convenzione Cartella Clinica DSM-DP)â€
Risposta : La fatturazione alle singole aziende dovrà seguire un criterio di riparto basato sulla complessità presunta di quanto oggetto di fornitura per singolo ambito. Si ritiene che la complessità/ampiezza di quanto fornito sia in stretta relazione con il servizio reso dal Dipartimento DSM/DP delle singole aziende, che è in stretta relazione con la percentuale di popolazione assistita rispetto al totale regionale. La percentuale di popolazione assistita è così articolata: - Piacenza, 6,4%; - Parma, 10,1%; - Reggio Emilia, 12,0%; - Modena, 15,8%; - Bologna, 19,7%; - Imola, 3,0%; - Ferrara, 7,8%; - Romagna, 25,2%.
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Chiarimento PI054770-18
Ultimo aggiornamento 02/07/2018 11:43Domanda : pag 99 Capitolato Tecnico – Allegato A - Requisiti della componente Hardware - Caratteristiche tecniche degli apparati in hosting presso i DC Regionali - Componente Server: “L’hardware fornito dovrà garantire livelli elevati di continuità di servizio e, in particolare, dovrà: - comprendere quanto necessario a costituire un sito di disaster recovery (presso altro Data Center rispetto al sito principale). L’hardware destinato a supportare il Disaster recovery potrà essere utilizzato – se necessario ed opportuno – anche per funzionalità legate alla Business Continuity;†Si chiede di specificare se il sito di DR, comprensivo di tutti i servizi accessori (alimentazione, connettività locale, connettività tra sito principale e sito di DR, servizi di sicurezza, etc.) verrà messo a disposizione dalla Stazione Appaltante oppure se fa parte della fornitura richiesta in gara
Risposta : Nel capitolato non si fa cenno ad alcun software di virtualizzazione. Questo di fatto non preclude che il fornitore decida di avvalersi di una tale architettura. E’ comunque evidente che il fornitore dovrà fornire quanto necessario ai fini del soddisfacimento di quanto previsto nel capitolato senza che da ciò derivino ulteriori costi alla stazione appaltante. Nel caso specifico, quindi, se quanto offerto si avvarrà di ambienti di virtualizzazione, anche l’ambiente di virtualizzazione dovrà essere fornito dall’aggiudicatario. La scelta tecnica dell’eventuale ambiente di virtualizzazione sarà in capo all’aggiudicatario. Tale scelta verrà valutata dalla commissione aggiudicatrice come ogni altra scelta tecnica proposta al fine di adempiere a quanto richiesto dal capitolato di gara. Nel capitolato al punto 11.1 si dice chiaramente che “l’hardware fornito dovrà comprendere quanto necessario a costituire un sito di disaster recovery (presso altra sala macchine rispetto alla principale)â€. Si conferma, quindi, la necessità di dover fornire anche l’hardware necessario a tal fine. Si precisa inoltre che il sito di DR, comprensivo di tutti i servizi accessori (alimentazione, connettività locale, connettività tra sito principale e sito di DR, servizi di sicurezza, etc.) verrà messo a disposizione dal committente.
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Chiarimento PI054769-18
Ultimo aggiornamento 02/07/2018 11:42Domanda : pag 99 Capitolato Tecnico – Allegato A - Requisiti della componente Hardware - Caratteristiche tecniche degli apparati in hosting presso i DC Regionali - Componente Server: “La configurazione ed il software di sistema presente sul server unico, che dovrà essere fornito dalla ditta aggiudicataria e ospitato in una server farm regionale†Si chiede conferma che con il termine “Server Unico†si possa intendere anche un’unica infrastruttura centralizzata che può anche essere composta da più server fisici in cluster. Si richiede inoltre conferma che il sito che ospiterà tale l’infrastruttura verrà messa a disposizione dalla Stazione Appaltante senza oneri aggiuntivi per il concorrente
Risposta : Non è necessario che ogni azienda USL abbia una propria istanza software, mentre è necessario che vi sia un unico impianto anagrafico e una unica banca dati – logicamente intesa . Ciò che si intende perseguire è pertanto una installazione caratterizzata logicamente da una unica istanza. La multi istanza, pertanto, va intesa come possibilità tecnica di gestire la Business Continuity e il Disaster Recovery – tecniche di ridondanza, di parallelismo, di virtualizzazione, ecc… e non come obbligo, qualora resti tecnicamente garantita la Business Continuity e il Disaster Recovery per altra via. Si precisa inoltre che il sito che ospiterà l’infrastruttura sarà messo a disposizione dal committente.
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Chiarimento PI054767-18
Ultimo aggiornamento 02/07/2018 11:38Domanda : pag 98 Capitolato Tecnico – Allegato A - Requisiti della componente Hardware - Caratteristiche tecniche degli apparati in hosting presso i DC Regionali - Componente Server: “Circa la fornitura di connettività, si precisa che nel contratto di hosting del DC regionale sono compresi nel costo 2x 10 Gb/s porte SFP (quindi media trasmissione bretella fibre Channel multimodo) e 2x1Gb/s porte base T tipo rj45 (media trasmissione rame)†Si chiede di specificare se il contratto di hosting del DC regionale comprende la fornitura di: - soluzioni di sicurezza (next generation firewall, antivirus, etc.) - soluzione di backup - accesso internet In caso negativo si chiede se tali servizi sono richiesti e da considerare all’interno della fornitura
Risposta : L’infrastruttura di sicurezza perimetrale (firewall, IPS, ecc…) non è oggetto di fornitura e sarà messa a disposizione dal committente, così come non è oggetto di fornitura la dotazione di sicurezza minima delle stazioni di lavoro (software antivirus, personal firewall, ecc…) che deve essere presupposta come esistente. Saranno forniti dal committente anche l’accesso ad internet e la soluzione di backup (sia come agent di backup che come spazio disco).
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Chiarimento PI053123-18
Ultimo aggiornamento 26/06/2018 16:15Domanda : Si chiedono i seguenti chiarimenti: RC01 All’Art. 16 del D.G. “CONTENUTO DELLA BUSTA ‘OFFERTA TECNICA’†si legge: “…La busta “Offerta tecnica†contiene, a pena di esclusione i seguenti documenti …: a) relazione tecnica dei servizi/forniture offerti; b) contenuto offerta tecnica. All’offerta deve essere allegato un indice riepilogativo degli elaborati.†Proseguendo si legge: “La relazione contiene una proposta tecnico-organizzativa che illustra, con riferimento ai criteri di valutazione indicati nella tabella di cui al successivo punto 18.1, gli elementi descritti nell’Allegato 5 Schema offerta tecnica.†E di seguito: “L’offerta tecnica deve rispettare le caratteristiche minime stabilite nel Progetto e nella documentazione di gara, pena l’esclusione dalla procedura di gara, nel rispetto del principio di equivalenza di cui all’art. 68 del Codice.†Quesito Si chiede gentilmente di specificare se sia corretta l’interpretazione secondo la quale la Busta Offerta Tecnica dovrà contenere in totale n. 2 documenti, e precisamente 1. Documento di “Relazione Tecnica†conforme all’Allegato 5 “Schema di Offerta Tecnica†2. Allegato indice riepilogativo degli elaborati In caso negativo, si chiede cosa deve contenere il Documento “Contenuto Offerta Tecnica†e più in dettaglio: 1. Cosa si debba intendere per “Progetto†2. Se per “caratteristiche minime†della documentazione di gara sia da intendersi quanto riportato nei paragrafi costitutivi dell’Allegato 6 “Capitolato Tecnicoâ€. RC02 In riferimento all’Allegato 5 “Schema Offerta Tecnica†si chiede gentilmente se: a) sia possibile produrre un unico documento contenente le previste Sezioni 1, 2 e 3. b) la Sezione 1 – Relazione Tecnica debba seguire il sommario di cui ai punti elenco di pagg. 2 e 3. c) nella Sezione 3 – Criteri di Valutazione si debbano produrre contenuti, con riferimento ai criteri di Valutazione e in caso positivo, se tale Sezione non abbia limiti di pagine. Si chiede inoltre di chiarire cosa debba essere prodotto nella Relazione Tecnica di cui all’Art. 16 del D.G., nel caso detta Sezione 3 ricalchi già un Sommario coerente con i Criteri di Valutazione.
Risposta : 1) Si conferma quanto riportato all’Allegato 5 “Schema di Offerta Tecnicaâ€. L’operatore economico dovrà presentare una relazione tecnica, contenuta entro le 60 pagine (sono escluse dal computo delle 60 pagine copertina e indice) ed un Piano esecutivo, contenuto entro le 20 (venti) pagine che dovrà riportare le macroattività relative alle singole fasi da erogare nell’ambito della durata contrattuale. 2) Si conferma. 3) Si conferma quanto riportato all’Allegato 5 “Schema di Offerta Tecnicaâ€. L’operatore economico dovrà presentare una relazione tecnica, contenuta entro le 60 pagine (sono escluse dal computo delle 60 pagine copertina e indice) ed un Piano esecutivo, contenuto entro le 20 (venti) pagine che dovrà riportare le macroattività relative alle singole fasi da erogare nell’ambito della durata contrattuale. La Sezione 3 - Criteri di Valutazione riporta gli stessi Criteri di Valutazione con la relativa descrizione ed i principali elementi di riferimento contenuti nel capitolato. Non si tratta quindi, di un documento aggiuntivo rispetto alla Relazione tecnica ed al Piano esecutivo di cui all’Allegato 5 “Schema di Offerta Tecnicaâ€. 4) La Relazione tecnica di cui all’Art. 16 del Disciplinare di gara è quella richiesta alla Sezione 1 di cui all’Allegato 5 “Schema di Offerta Tecnicaâ€. La Sezione 3 – Criteri di valutazione dello “Schema di Offerta Tecnica†ricalca la consequenzialità dei Criteri di valutazione di cui al Disciplinare di gara.
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Chiarimento PI051850-18
Ultimo aggiornamento 26/06/2018 16:10Domanda : QUESITO 1 In riferimento al Capitolato Tecnico, pagina 21, paragrafo "2.5.3 Tempistica di realizzazione del sistema" Si legge: "A seguito del perfezionamento delle specifiche di macroanalisi, entro un massimo di 6 mesi, deve essere avviata la Fase 1". Si chiede conferma dell'interpretazione secondo la quale si può definire una "Fase 0" corrispondente al "perfezionamento delle specifiche di macroanalisi", completata la quale sia previsto un periodo di una durata massima di 6 mesi per avviare la “Fase 1â€. QUESITO 2 In riferimento al Capitolato Tecnico, pagine 21-22, paragrafo "2.5.3 Tempistica di realizzazione del sistema" Per quanto riguarda l'articolazione del piano di attuazione in 14 fasi è corretto intendere che le AUSL non appartenenti al pilota, definito sulle AUSL di Parma e Imola, possano ingaggiare l'aggiudicatario già dalle Fasi 5 e 10 rispettivamente per i rimanenti CSM ed NPIA, oppure l'ingaggio da parte delle AUSL esterne al pilota potrà avvenire solo a partire della conclusione della Fase 14? QUESITO 3 Riferimenti: A proposito della Fase 1nel Capitolato Tecnico, pagina 21, paragrafo "2.5.3 Tempistica di realizzazione del sistema", si legge: "Verifica di pre-produzione con l’infrastruttura di produzione non ancora rilasciata per CSM", e nel Capitolato Tecnico, pagina 14, paragrafo "2.1.3.1 Configurazione e installazione del sistema SCCE"si legge "omissis … la validazione del positivo completamento di tale fase sarà in esito al test funzionale e prestazionale del sistema in ambiente di simulazione e costituirà il Precollaudo del sistema SCCE". È corretto considerare «verifica di pre-produzione» e «precollaudo» come sinonimi? QUESITO 4 Nell'articolazione in Fasi del Piano di Attuazione descritto in Capitolato Tecnico, pagina 21, paragrafo "2.5.3 Tempistica di realizzazione del sistema" si chiede se ogni fase, eccetto la 5 e la 10, debba essere svolta contemporaneamente per entrambe le AUSL di Parma e Imola appartenenti al pilota, considerando così il parallelismo delle fasi di attivazione (ad esempio, Fase 2 per Imola e Fase 2 per Parma), oppure se le Fasi di attivazione possono essere svolte in sequenza su strutture alternativamente di Parma ed Imola (ad esempio, Fase 2.1 per CSM di Imola e Fase 2.2 per CSM di Parma)? QUESITO 5 Quanto al Capitolato Tecnico, pagina 21, paragrafo "2.5.3 Tempistica di realizzazione del sistema" (FASI) si chiede se nelle Fasi di passaggio 5 e 10 ivi descritte è corretto considerare che non sono previste attività di supporto in loco come nelle fasi precedenti ad d esempio, la Fase 2 ove è previsto che l'aggiudicatario "omissis …dovrà garantire l’assistenza in loco di un numero adeguato di professionisti atti a supportare i clinici per almeno le prime due settimane lavorative (lunedì-sabato), ...". QUESITO 6 Nel Capitolato Tecnico, pagina 27, paragrafo "3.1 Descrizione del sistema SCCE", punto 1 si legge: "Multi-istanza di applicazione che operi in un unico impianto anagrafico in cui siano uniformate tutte le informazioni"... Si chiede se è corretto intendere che il concetto di multi-istanza, in questo contesto, sia un riferimento tecnico, a indicare che i server dovranno essere ridondati (come richiesto nell'Allegato A - Requisiti infrastrutturali e funzionali di SCCE, pagina 99, paragrafo "Componente Server"), oppure ha un significato funzionale e, pertanto, ogni AUSL avrà una propria istanza del software, mantenendo comunque un Database unificato? QUESITO 7 Riferimenti: Nell' Allegato A - Requisiti infrastrutturali e funzionali di SCCE, pagina 99, paragrafo "Componente Server" si legge "La configurazione ed il software di sistema presente sul server unico, che dovrà essere fornito dalla ditta aggiudicataria ..." e, dopo l'elenco, si legge che "La soluzione proposta deve essere clusterizzata e/o ridondata; in particolare, è importante che sia prevista la replicazione delle sessioni fra i diversi application server ...". Si chiede come conciliare le due asserzioni e se è corretto tradurre il concetto di «Server Unico» intendendo un'unica istanza del software, indipendentemente da come essa sarà implementata dal punto di vista architetturale (ridondata)? QUESITO 8 Con riferimento al Capitolato Tecnico, pagina 100, paragrafo "Hardware - Componente Client" ] si legge: "La configurazione ed il software di sistema presente sui client dovrà rispettare le seguenti indicazioni: - Sistemi operativi Microsoft Windows Seven, Windows 8 e seguenti; - Sistemi operativi Linux/Mac (dovranno essere specificate le funzionalità applicative che eventualmente si dovessero perdere nell’utilizzo di tali sistemi); - Gestione di stampante mono/doppio cassetto; - Tecnologie delle basi dati locali (nessun vincolo) - Interazione con le smartcard mediante API PKCS#11 messe a disposizione dal middleware fornito con la smartcard stessa; - Utilizzo di framework javascript: è necessario che tali framework abbiano licenza libera o non prevedano costi di licenza; inoltre eventuali modifiche di tali librerie non devono costringere la Regione alla pubblicazione delle stesse per poterle utilizzare nel prodotto (per es. licenza LGPL). - Browser che devono essere supportati: Internet Explorer e Firefox (che è in grado di assicurare la compatibilità PKCS#11 in contesto multipiattaforma Windows, GNU/Linux, Mac OS X), Safari, Chrome; - L'eventuale output in formato HTML/XHTML e gli stili CSS dell'applicativo dovranno essere aderenti agli standard W3C. La non aderenza al W3C dovrà essere limitata ad alcune funzionalità e motivata in sede di offerta tecnica; - Usabilità/accessibilità lg. Stanca e segg. dovranno essere rispettate le principali norme di usabilità e accessibilità come definito nel sito “Linee guida per applicazioni web†della RER." Si chiede conferma dell'interpretazione secondo la quale la fornitura dell'HW client (PC, Stampanti, Lettori Smart Card) e SW di base (Sistemi Operativi, Browser, framework Java) e la relativa installazione, configurazione e messa in esercizio, per quanto riguarda la parte client, siano da intendersi esterne al perimetro di fornitura oggetto della gara.
Risposta : RISPOSTA A QUESITO N.1 Successivamente al perfezionamento del contratto, alla ditta aggiudicataria verrà immediatamente consegnata una documentazione di macro analisi redatta dal gruppo di professionisti del DSM-DP. La documentazione contiene in dettaglio tutte le funzioni che dovranno essere realizzate in SCCE. Per cui è possibile affermare che la citta “Fase 0†avrà durata zero in quanto verrà fornito immediatamente il materiale al fornitore. Da quel momento, come affermato nel capitolato decorrono i 6 mesi per l’avvio della Fase 1. RISPOSTA A QUESITO N.2 In linea generale lo sviluppo del progetto deve avvenire in tre macrofasi distinte: 1) Servizi di Salute mentale e psicologia clinica; 2) NPIA; 3) Dipendenze patologiche. E’ importante questo aspetto per suddividere nel corso degli anni progettuali i diversi sviluppi che SCCE prevede. La prima versione da installare presso i CSM e la Psicologia clinica sarà una versione “baseâ€, che conterrà gli elementi essenziali/importanti per fare funzionare correttamente SCCE, altri aspetti di SCCE saranno perfezionati progressivamente lungo il corso del tempo. Ad esempio, nella prima versione oggetto della fase 1 potrebbe non essere contemplata immediatamente l’interfaccia con il carcere, l’attivazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, così come non sono previste in questa prima fase le attività per i SerDP. Ci si aspetta un modello di lavoro che preveda la coesistenza di attività di perfezionamento della macroanalisi, di progettazione, test, test in produzione, collaudo tenendo in considerazione sempre quanto definito nello sviluppo di SCCE per i tre servizi del DSM-DP. In una certa fase progettuale saranno contemporaneamente presenti le attività relative a tutti e tre i servizi del DSM-DP. Per il buon funzionamento del progetto complessivo l’aggiudicatario, in accordo con la Committenza, potrà anticipare alcune attività/fasi se ritenuto necessario e intraprendere dei contatti con le altre AUSL preliminarmente per tutte le attività che riterranno utili alla buona riuscita del progetto. Resta inteso che l’effettivo deploy nelle altre AUSL non sperimentali avverrà comunque solo successivamente alla validazioni/conclusione delle fasi sperimentali. RISPOSTA A QUESITO N.3 Le dizioni “verifica di pre-produzione†e “precollaudo†possono esser considerati sinonimi. RISPOSTA A QUESITO N.4 Le due AUSL dovranno essere attivate in sequenza. Prima l’AUSL di Imola, che si occuperà del test dell’applicativo nella sua prima originaria versione, successivamente SCCE, opportunamente adeguata, integrata e corretta di tutte le anomalie rilevate nella prima fase, sarà installata in produzione presso il CSM di AUSL di Parma. RISPOSTA A QUESITO N.5 Si precisa che, in tutte le fasi di passaggio dai vecchi applicativi ai nuovi, è necessario che la ditta garantisca la presenza di un tecnico in loco. Quindi anche nelle Fasi 5 e 10 si chiede che venga garantita la presenza di un tecnico per le mattinate di una settimana lavorativa (lunedì-sabato) per ogni azienda attivata, per affrontare eventuali problemi che potrebbero verificarsi. Ciò anche al fine di garantire quanto previsto nel Capitolato al paragrafo “2.5.3 Tempistica di realizzazione del sistema†che richiede che «In tutte le fasi del progetto deve essere garantita l’importazione dei dati inseriti nei precedenti applicativi, prima dell’avviamento in produzione». RISPOSTA A QUESITO N.6 Non è necessario che ogni azienda USL abbia una propria istanza software, mentre è necessario che vi sia un unico impianto anagrafico e una unica banca dati – logicamente intesa . Ciò che si intende perseguire è pertanto una installazione caratterizzata logicamente da una unica istanza. La multi istanza, pertanto, va intesa come possibilità tecnica di gestire la Business Continuity e il Disaster Recovery – tecniche di ridondanza, di parallelismo, di virtualizzazione, ecc… e non come obbligo, qualora resti tecnicamente garantita la Business Continuity e il Disaster Recovery per altra via. RISPOSTA A QUESITO N.7 Non è necessario che ogni azienda USL abbia una propria istanza software, mentre è necessario che vi sia un unico impianto anagrafico e una unica banca dati – logicamente intesa . Ciò che si intende perseguire è pertanto una installazione caratterizzata logicamente da una unica istanza. La multi istanza, pertanto, va intesa come possibilità tecnica di gestire la Business Continuity e il Disaster Recovery – tecniche di ridondanza, di parallelismo, di virtualizzazione, ecc… e non come obbligo, qualora resti tecnicamente garantita la Business Continuity e il Disaster Recovery per altra via. RISPOSTA A QUESITO N.8 Si conferma che la fornitura dell'HW client (PC, Stampanti, Lettori Smart Card) e SW di base (Sistemi Operativi, Browser, framework Java) e la relativa installazione, configurazione e messa in esercizio, per quanto riguarda la parte client, sono da intendersi esterne al perimetro di fornitura oggetto della gara. Si ribadisce che comunque nessun costo aggiuntivo dovrà essere a carico della Regione o delle Amministrazioni che utilizzeranno l’applicativo per licenze software aggiuntive, o prodotti SW specifici, o di quant’altro fosse indispensabile al pieno utilizzo della soluzione applicativa fornita che non sia elencato nel precedente paragrafo. Il fornitore ha inoltre l’obbligo di descrivere cosa comporti l’attivazione della procedura applicativa in termini di configurazioni e installazioni di SW sulla parte client. In altri termini sarà attentamente valutata, dalla Commissione aggiudicatrice, la ricaduta di configurazioni e installazioni sul vasto parco client dal quale gli utenti faranno accesso all’applicativo oggetto di fornitura, come fattore tecnicamente rilevante all’interno delle varie alternative offerte dai diversi offerenti.
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Chiarimento PI053706-18
Ultimo aggiornamento 26/06/2018 11:17Domanda : Con riferimento al criterio di valutazione N° 1 (pag. 5) del documento dell’All.5 Schema Offerta Tecnica, si chiede di chiarire quale sia il citato Allegato “A†al CT, che non sembra riferito con tale nome tra gli allegati pubblicati.
Risposta : L’Allegato “A†cui si fa riferimento nel CT è contenuto all’interno del Capitolato stesso ed è relativo ai requisiti infrastrutturali e funzionali di SCCE; trattasi dei requisiti o caratteristiche tecniche della componente Hardware degli apparati in hosting presso i DC Regionali.
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Chiarimento PI053260-18
Ultimo aggiornamento 26/06/2018 11:16Domanda : L’Allegato 5 – “Schema di Offerta Tecnica†prevede che la Sezione 1 – Relazione Tecnica dell’offerte tecnica sia contenuta entro le 60 pagine e che tale relazione debba seguire la suddivisione dei paragrafi previsti nel Capitolato tecnico. Essendo la lunghezza del Capitolato Tecnico superiore alle 100 pagine, la maggior parte delle quali riferite a requisiti tecnico/funzionali (allegati esclusi), si richiede la possibilità di ampliare il numero di pagine massime previste per la Relazione Tecnica, in modo da consentire ai partecipanti di riscontrare in maniera puntuale ed esaustiva ai requisiti richiesti.
Risposta : Si conferma quanto richiesto nell’Allegato 5 “Schema di Offerta Tecnicaâ€.
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Chiarimento PI052461-18
Ultimo aggiornamento 26/06/2018 11:15Domanda : In relazione all'oggetto della fornitura (piattaforma che abbraccia sia l’attività sanitaria che socio-sanitaria) ed al punto “8.2 REQUISITI DI CAPACITÀ TECNICO PROFESSIONALE†del Disciplinare di gara e nello specifico al punto “1. Esecuzione negli ultimi tre anni dei seguenti servizi analoghi†si richiede un chiarimento rispetto ai seguenti punti: 1) la possibilità di inserire contratti con Enti del Servizio Sanitario Nazionale per l’acquisto di beni e servizi per l’implementazione di “applicativi sanitari e socio-sanitari†dei sistemi informativi delle aziende sanitarie (sono da intendersi esclusi gli importi relativi a forniture di hardware); 2) Avendo diversi contratti per la stessa azienda sanitaria e per la stessa annualità, tutti relativi a servizi per l’implementazione di “applicativi sanitari e socio-sanitari†dei sistemi informativi delle aziende sanitarie, chiediamo la possibilità di accorparli per annualità/azienda sanitaria fino ad un massimo di 5 “macro†contratti (con un unico contraente ciascuno) come richiesto nel disciplinare di gara. Sarà prodotta opportuna attestazione da parte dell’azienda sanitaria.
Risposta : Non è possibile accorpare i contratti richiesti sino a sommarne cinque “macroâ€, ancorchè essi siano stati svolti o siano in corso con la stessa Azienda Sanitaria. Il requisito di capacità economico professionale richiesto, espresso in un importo complessivo ed un numero massimo di contratti per servizi analoghi per il raggiungimento del citato importo è da ritenersi proporzionato e ragionevole in relazione alla base d’asta ed alla complessità e alla specificità delle prestazioni oggetto della procedura di gara.
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Chiarimento PI051156-18
Ultimo aggiornamento 26/06/2018 11:12Domanda : Con riferimento a pag. 21 del Capitolato Tecnico si chiede di confermare se la Fase 1 debba essere avviata entro un massimo di 6 mesi dal termine della fase di macroanalisi indicata. Si chiede inoltre di dettagliare la durata massima della suddetta fase di macroanalisi.
Risposta : Successivamente al perfezionamento del contratto, alla ditta aggiudicataria verrà immediatamente consegnata una documentazione di macro analisi redatta dal gruppo di professionisti del DSM-DP. La documentazione contiene in dettaglio tutte le funzioni che dovranno essere realizzate in SCCE. Per cui è possibile affermare che la citta “Fase 0†avrà durata zero in quanto verrà fornito immediatamente il materiale al fornitore. Da quel momento, come affermato nel capitolato, decorreranno i 6 mesi per l’avvio della Fase 1.
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Chiarimento PI050895-18
Ultimo aggiornamento 26/06/2018 11:11Domanda : Quesito n°1: In relazione a quanto riportato a pagina 1 del documento “Relazione_tecnico_illustrativa_Cartella_Clinica_DSM.PDFâ€, e più precisamente al secondo dei punto della fornitura del quale riportiamo un estratto … I servizi oggetto della gara riguardano la fornitura della piattaforma applicativa descritta nel capitolato, l’infrastruttura tecnologica Hardware e Software di base/ambiente necessaria per il suo funzionamento nonché i servizi di assistenza e supporto correlati ed in particolare: • servizi finalizzati alla progettazione e allo sviluppo di un sistema software denominato SCCE, nel formato «codici sorgenti» per garantire l'applicazione del riuso a copertura delle esigenze espresse da tutte le Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna; • acquisizione di un impianto informatico Hardware e licenze d’uso del relativo Software di base e di ambiente; • acquisizione di tutti i servizi di assistenza, supporto e consulenza informatica (Servizi di configurazione sistemistica e manutenzione ordinaria, correttiva perfettiva ed adeguativa, Servizio di Help desk, Formazione); • Servizi di implementazione evolutiva del SCCE. … , chiediamo conferma in merito alla possibilità di considerare e quindi utilizzare come software di base/ambiente una piattaforma di interoperabilità disponibile sul mercato e non open-source a patto che sia configurabile, personalizzabile ed estendibile tramite l’utilizzo di API della piattaforma stessa. Quesito n°2 In merito a quanto riportato a pagina 1 del documento “Relazione_tecnico_illustrativa_Cartella_Clinica_DSM.PDF†e più precisamente al primo dei punti della fornitura del quale riportiamo un estratto … I servizi oggetto della gara riguardano la fornitura della piattaforma applicativa descritta nel capitolato, l’infrastruttura tecnologica Hardware e Software di base/ambiente necessaria per il suo funzionamento nonché i servizi di assistenza e supporto correlati ed in particolare: • servizi finalizzati alla progettazione e allo sviluppo di un sistema software denominato SCCE, nel formato «codici sorgenti» per garantire l'applicazione del riuso a copertura delle esigenze espresse da tutte le Aziende Sanitarie della Regione Emilia-Romagna; • acquisizione di un impianto informatico Hardware e licenze d’uso del relativo Software di base e di ambiente; • acquisizione di tutti i servizi di assistenza, supporto e consulenza informatica (Servizi di configurazione sistemistica e manutenzione ordinaria, correttiva perfettiva ed adeguativa, Servizio di Help desk, Formazione); • Servizi di implementazione evolutiva del SCCE. … E in relazione al Quesito N°1, in caso di risposta affermativa all’utilizzo di una piattaforma di interoperabilità di mercato non open-source, data l’impossibilità di ottenerne i codici sorgente (al pari di una qualsiasi altra componente di base/infrastrutturale/ambiente), chiediamo conferma che in tal caso verranno considerati “codice-sorgenteâ€: le configurazioni, le personalizzazioni e le estensioni implementate sulla suddetta piattaforma quali, ad esempio, eventuali file BPMN (Business Process Model and Notation) dei processi/workflow configurati, i file di configurazione per le personalizzazioni del comportamento di alcuni handlers e i codici dei plugin aggiuntivi eventualmente sviluppati tramite le API della piattaforma stessa.
Risposta : Risposta n.1 Occorre partire dalla considerazione che il capitolato prevede che il fornitore fornisca il software nel formato “codici sorgenti†per garantire al committente la possibilità di concessione in riuso. Questa richiesta appare essere in linea con quanto disposto dal comma 1 dell’art 69 del Codice Dell’amministrazione digitale che recita “Le pubbliche amministrazioni che siano titolari di soluzioni e programmi informatici realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico, hanno l’obbligo di rendere disponibile il relativo codice sorgente, completo della documentazione e rilasciato in repertorio pubblico sotto licenza aperta, in uso gratuito ad altre pubbliche amministrazioni o ai soggetti giuridici che intendano adattarli alle proprie esigenze, salvo motivate ragioni di ordine e sicurezza pubblica, difesa nazionale e consultazioni elettorali.†È, pertanto, indispensabile che il software applicativo fornito sia ceduto in formato codici sorgenti e non dovranno esistere vincoli rispetto ad un eventuale riuso, pena la non rispondenza ai vincoli del capitolato. In merito poi alla questione se possano essere utilizzati, in toto o in parte, moduli e applicativi esistenti vale la pena di chiarire che: • SCCE si prefigura come un applicativo che supporta fortemente la riorganizzazione dei Servizi del DSM-DP; • è stato scelto di non utilizzare/adattare software già disponibili di proprietà della Regione Emilia-Romagna, ma di ripensare l’infrastruttura tecnica a supporto delle funzionalità di cartella clinica in base alle esigenze cliniche e organizzative dei Servizi del DSM-DP. Si ritiene improbabile che un sistema esistente, mediante semplici adattamenti, personalizzazioni e configurazioni, possa adempiere a tutto ciò che il capitolato richiede. Ciononostante non è a priori preclusa una tale possibilità, che verrà valutata in termini di rispondenza a quanto richiesto e in termini qualitativi rispetto allo stato dell’arte della tecnologia informatica attuale. Risposta n.2 Occorre partire dalla considerazione che il capitolato prevede che il fornitore fornisca il software nel formato “codici sorgenti†per garantire al committente la possibilità di concessione in riuso. Questa richiesta appare essere in linea con quanto disposto dal comma 1 dell’art 69 del Codice Dell’amministrazione digitale che recita “Le pubbliche amministrazioni che siano titolari di soluzioni e programmi informatici realizzati su specifiche indicazioni del committente pubblico, hanno l’obbligo di rendere disponibile il relativo codice sorgente, completo della documentazione e rilasciato in repertorio pubblico sotto licenza aperta, in uso gratuito ad altre pubbliche amministrazioni o ai soggetti giuridici che intendano adattarli alle proprie esigenze, salvo motivate ragioni di ordine e sicurezza pubblica, difesa nazionale e consultazioni elettorali.†È, pertanto, indispensabile che il software applicativo fornito sia ceduto in formato codici sorgenti e non dovranno esistere vincoli rispetto ad un eventuale riuso, pena la non rispondenza ai vincoli del capitolato. In merito poi alla questione se possano essere utilizzati, in toto o in parte, moduli e applicativi esistenti vale la pena di chiarire che: • SCCE si prefigura come un applicativo che supporta fortemente la riorganizzazione dei Servizi del DSM-DP; • è stato scelto di non utilizzare/adattare software già disponibili di proprietà della Regione Emilia-Romagna, ma di ripensare l’infrastruttura tecnica a supporto delle funzionalità di cartella clinica in base alle esigenze cliniche e organizzative dei Servizi del DSM-DP. Si ritiene improbabile che un sistema esistente, mediante semplici adattamenti, personalizzazioni e configurazioni, possa adempiere a tutto ciò che il capitolato richiede. Ciononostante non è a priori preclusa una tale possibilità, che verrà valutata in termini di rispondenza a quanto richiesto e in termini qualitativi rispetto allo stato dell’arte della tecnologia informatica attuale.
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Chiarimento PI049101-18
Ultimo aggiornamento 26/06/2018 11:08Domanda : 1. Con riferimento a pag. 3 del documento Schema Offerta Tecnica, si chiede di confermare che i contenuti richiesti al sesto punto elenco siano da considerarsi un refuso in quanto già richiesti al secondo punto elenco (Sezione 1 – Relazione Tecnica) di pag.2. 2. Con riferimento all’ultimo punto elenco di pag. 2 del documento Schema Offerta Tecnica, “- Migrazione degli archivi, avvio del sistema e tempistica†si chiede di confermare che la tempistica richiesta si riferisce alla durata dei passi previsti nell’ambito delle fasi di migrazione e avvio del sistema. 3. Con riferimento al penultimo capoverso di pag. 3 del documento Schema Offerta Tecnica, che riporta: “Nel Piano Esecutivo Proposto dovranno essere configurate, secondo lo schema indicativo di seguito riportato, le tempistiche e le dimensioni in giornate di lavoro riferite alle singole fasi di implementazione del sistema nonché la tipologia di figure professionali che compongono il gruppo di lavoro impegnato nella singola fase.â€, si chiede di precisare lo schema indicativo da utilizzare, che non sembra essere presente tra i contenuti del documento. 4. Si chiede di indicare a quale/i criterio/i di valutazione saranno associati i seguenti contenuti richiesti nell’ambito della Sezione 1 – Relazione Tecnica: • Caratteristiche dell’integrazione software con le infrastrutture SOLE - FSE; • Migrazione degli archivi, avvio del sistema e tempistica; • Caratteristiche del recupero dello storico. 5. Ai fine di quantificare con precisione le richieste attività di migrazione, verso il nuovo sistema SCCE, degli archivi attualmente in uso da parte dei sistemi in esercizio presso le Aziende, si chiede di fornire un dettaglio dei sistemi dai quali dovrà essere effettuato il recupero dati, con la tipologia delle informazioni oggetto di migrazione e la profondità storica. Si chiede, inoltre, di specificare quali dati oggetto di migrazione dovranno essere storicizzati e quali dovranno essere resi disponibili in linea per la consultazione. 6. A pag. 99 del Capitolato Tecnico si precisa che la ditta aggiudicataria dovrà fornire un server unico. Si chiede di chiarire se la piattaforma software di virtualizzazione sarà fornita dalla stazione appaltante o dalla ditta aggiudicataria (in questo caso si chiede se siano presenti requisiti). Inoltre, alla medesima pagina, si precisa che l’hardware fornito dovrà “comprendere quanto necessario a costituire un sito di disaster recovery (presso altro Data Center rispetto al sito principale)â€. Si chiede di chiarire se per il sito di disaster recovery è richiesta la fornitura di un secondo server analogo a quello fornito dalla ditta aggiudicataria per il sito primario.
Risposta : Risposta n.1 I punti evidenziati nel quesito sono due: • Migrazione degli archivi, avvio del sistema e tempistica; • Caratteristiche del recupero dello storico. Nel primo punto è necessario specificare l’organizzazione e la tempistica relativa a tutta la fase dalla migrazione degli archivi dai precedenti sistemi gestionali e della messa in produzione del sistema con relativa tempistica. Nel capitolato tecnico i punti di riferimento sono i paragrafi: 2.5.1 Migrazione degli archivi 2.5.2 Avvio del sistema 2.5.3 Tempistica di realizzazione del sistema. Nel secondo punto è invece necessario specificare le modalità/controllo con le quali la migrazione avverrà, con soluzioni per affrontare problemi che sorgeranno in corso d’opera. Ad esempio, assistiti registrati due volte, mancanza di informazioni importanti, aggancio tra diverse cartella sullo stesso assistito, gestione delle informazioni degli assistiti non più in trattamento (storico), informazioni non più valide nel nuovo sistema DSM-DP. In tutte le fasi del progetto deve essere garantita l’importazione dei dati inseriti nei precedenti applicativi, prima dell’avviamento in produzione, così come specificato nel punto 2.5.3 Tempistica di realizzazione del sistema. Inoltre, per quanto riguarda il recupero dello storico, il sistema deve garantire l’avviamento della migrazione dello storico necessario per la gestione dei processi alla data di avvio, come definito in 3.1 Descrizione del sistema SCCE. Nel capitolato tecnico i punti di riferimento sono i paragrafi: 2.1.3.2 Deployment e attivazione del sistema SCCE 2.3.1 Formazione dei tecnici informatici delle AUSL 2.3.3 Formazione dei formatori 2.5.1 Migrazione degli archivi 2.5.2 Avvio del sistema 2.5.3 Tempistica di realizzazione del sistema. 3.1 Descrizione del sistema SCC 7.12 Prescrizione e erogazione farmacologica Risposta n.2 Si conferma che per l’avvio del sistema è necessario preliminarmente la migrazione degli archivi dal precedente sistema, così come specificato nei paragrafi 2.5.2 Avvio del sistema del Capitolato tecnico. L'operatore economico dovrà effettuare delle importazioni prova, per testare la bontà del processo di importazione, prima dell’avvio sperimentale del sistema. Risposta n.3 L’operatore economico dovrà predisporre il Piano Esecutivo sulla base di quanto riportato al punto 2.5.3 “Tempistica di realizzazione del sistema†del Capitolato tecnico. La frase “secondo lo schema indicativo di seguito riportato†non deve essere tenuta in considerazione. Risposta n.4 Premesso che ogni caratteristica descritta nel capitolato tecnico deve essere soddisfatta nei termini e nelle forme previste dal capitolato stesso, quindi la valutazione qualitativa non annulla le esigenze che nel capitolato sono espresse. La non diretta ed esplicita afferenza di una o più caratteristiche descritte nel capitolato ai criteri di valutazione non esime quindi dagli obblighi che nel capitolato sono evidenziati, che se non soddisfatti possono portare anche alla esclusione dalla procedura. Ciò premesso, le caratteristiche dell’integrazione software con l’infrastruttura SOLE-FSE saranno oggetto di valutazione in più di un criterio di aggiudicazione, i prevalenti sono l’Architettura tecnologico/applicativa del sistema (Software), l’Usabilità del sistema, Output e Gestione ricerca dei contenuti della cartella. La migrazione degli archivi l’avvio del sistema e tempistica saranno oggetto di valutazione almeno nei seguenti criteri: Piano esecutivo, Architettura tecnologica/applicativa del sistema (software), Usabilità del sistema, Output e Gestione ricerca dei contenuti della cartella. Le caratteristiche del recupero dello storico saranno valutate almeno relativamente ai seguenti criteri: l’Architettura tecnologico/applicativa del sistema (Software), Usabilità del sistema, Output e Gestione ricerca dei contenuti della cartella. Risposta n.5 E’ previsto che le Aziende USL si faranno carico del processo di esportazione dei procedenti applicativi, tramite un rapporto diretto con i fornitori attuali. La ditta assegnataria della nuova cartella DSM-DP dovrà occuparsi esclusivamente si importare i dati forniti dalle Aziende USL secondo il tracciato definito con le transcodifiche decise dall’AUSL. Le informazioni importate saranno suddivise in due categorie: - Informazioni strutturate, che hanno riferimento un catalogo/nomenclatore di riferimento. Sono degli esempi, l’anagrafica, socio-anagrafica, le diagnosi, l prescrizioni ed erogazioni farmacologiche, le prestazioni, i valori dei test somministrati, date, valori degli esami. Queste informazioni dovranno essere strutturate anche in SCCE. Resta inteso che le informazioni essenziali per i flussi informativi regionali e nazionali dovranno essere tutte importate da SCCE - Informazioni non strutturate, quali ad esempio le note diario clinico, le relazioni, le valutazioni, i progetti. Sarà comunque previsto che le informazioni non strutturabili o non più utilizzabili siano importate in apposite sezioni della cartella SCCE per essere consultate dai professionisti. Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla fase di unione di più cartelle sullo stesso assistito, così come riportato nel paragrafo 3.3 Unione cartelle riferito al medesimo assistito. Si tenga presente che la maggior parte delle informazioni nelle precedenti cartelle sono corredate di date di riferimento, attraverso le quali sarà possibile storicizzare le informazioni. Ad ogni modo, le informazioni delle “cartelle aperte†nella fase di importazione dovranno essere necessariamente utilizzabili. Risposta n.6 Nel capitolato non si fa cenno ad alcun software di virtualizzazione. Questo di fatto non preclude che il fornitore decida di avvalersi di una tale architettura. E’ comunque evidente che il fornitore dovrà fornire quanto necessario ai fini del soddisfacimento di quanto previsto nel capitolato senza che da ciò derivino ulteriori costi alla stazione appaltante. Nel caso specifico, quindi, se quanto offerto si avvarrà di ambienti di virtualizzazione, anche l’ambiente di virtualizzazione dovrà essere fornito dall’aggiudicatario. La scelta tecnica dell’eventuale ambiente di virtualizzazione sarà in capo all’aggiudicatario. Tale scelta verrà valutata dalla commissione aggiudicatrice come ogni altra scelta tecnica proposta al fine di adempiere a quanto richiesto dal capitolato di gara. Nel capitolato al punto 11.1 si dice chiaramente che “l’hardware fornito dovrà comprendere quanto necessario a costituire un sito di disaster recovery (presso altra sala macchine rispetto alla principale)â€. Si conferma, quindi, la necessità di dover fornire anche l’hardware necessario a tal fine.
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Chiarimento PI047724-18
Ultimo aggiornamento 07/06/2018 15:42Domanda : Con riferimento al paragrafo 10 del Disciplinare di Gara, si chiede di confermare che non è subappalto l’eventuale subcontratto affidato dall’aggiudicatario a soggetti terzi nel quale sia presente solo una delle due condizioni di valore e di incidenza della manodopera che invece devono sussistere congiutamente affinchè si configuri il subappalto (Art. 105– comma 2, secondo capoverso, del D.Lgs n. 50/2016 e smi).
Risposta : La disposizione prevista dall’art. 105, comma II, del Codice degli appalti prevede espressamente che costituiscono, in ogni caso, subappalto tutti quei contratti aventi ad oggetto attività che richiedono l’impiego di manodopera se di importo superiore al 2% netto del contratto principale o ad € 100.000,00, per le quali il costo della manodopera e del personale sia superiore al 50% del contratto da affidare.
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Chiarimento PI045270-18
Ultimo aggiornamento 29/05/2018 15:43Domanda : Nell’Allegato 5 SCHEMA OFFERTA TECNICA, a pag. 5-6-7 viene riportata la griglia di valutazione con riferimenti ai paragrafi del capitolato tecnico e allegati specifici. Si chiede chiarimento in merito a come l’offerente debba gestire le richieste di capitolato non citate in tale griglia, nello specifico come l’Ente reputa opportuno sia descritta la rispondenza della soluzione a tali richieste non espressamente evidenziate da parametri qualitativi ma presenti nel capitolato tecnico.
Risposta : I riferimenti ai paragrafi del capitolato tecnico e allegati specifici riportati nella griglia di valutazione sono da intendersi come riferimenti principali e non esaustivi. La relazione tecnica dovrà essere predisposta sulla base di tutte le richieste presenti nel Capitolato tecnico. L’operatore economico dovrà predisporre la propria relazione tecnica, nel rispetto della struttura della griglia, sulla base di tutte le richieste presenti nel Capitolato tecnico, anche in assenza dei riferimenti espressamente previsti nella stessa griglia.
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Chiarimento PI045269-18
Ultimo aggiornamento 29/05/2018 15:41Domanda : Nell’Allegato 5 SCHEMA OFFERTA TECNICA, a pag. 4 viene stabilito quanto di seguito riportato: “Relativamente a ciascuna delle figure professionali proposte, nella “Busta Offerta tecnicaâ€, dovrà essere presentata una dichiarazione firmata digitalmente dal legale Rappresentante di possesso dei requisiti minimi previsti dal Capitolato al Paragrafo 2.2.†Si chiede conferma del fatto che sia necessario predisporre una dichiarazione separata per ogni figura professionale coinvolta. Si chiede conferma del fatto che tale documentazione NON rientri nel conteggio delle 60 pagine della relazione tecnica.
Risposta : E’ possibile presentare anche una dichiarazione cumulativa firmata digitalmente dal legale Rappresentante di possesso dei requisiti minimi previsti dal Capitolato al Paragrafo 2.2. Si conferma che tale documentazione non rientra nel conteggio delle 60 pagine della relazione tecnica.
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Chiarimento PI045268-18
Ultimo aggiornamento 29/05/2018 15:40Domanda : Nell’Allegato 5 SCHEMA OFFERTA TECNICA, a pag. 4 viene stabilito quanto di seguito riportato: “Non è ammessa la presentazione di materiale illustrativo (depliant o altro)â€. Si chiede conferma della possibilità di introdurre screenshot nella relazione tecnica, al fine di descrivere al meglio la soluzione proposta. Si chiede conferma del fatto che eventuali allegati, a corredo della Relazione Tecnica e Piano Esecutivo richiesti, siano presi in considerazione nell’ambito della valutazione qualitativa della soluzione.
Risposta : Si conferma che nell’ambito della relazione tecnica possono essere inseriti screenshot, purchè tale relazione tecnica non superi le 60 pagine previste alla Sezione 1 Relazione tecnica. Come previsto alla Sezione 2 Piano Esecutivo dello Schema di Offerta Tecnica il Piano Esecutivo dovrà essere contenuto entro le 20 pagine. Si ribadisce che per entrambi non è ammessa la presentazione di ulteriore materiale.
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Chiarimento PI045266-18
Ultimo aggiornamento 29/05/2018 15:39Domanda : Al fine della predisposizione della corretta documentazione tecnica, tale da consentire alla Committenza la valutazione di quanto offerto, si chiede conferma del fatto che la Relazione Tecnica debba essere strutturata in capitoli coerenti con i parametri di valutazione qualitativa riportati nel paragrafo 18.1 del disciplinare di gara e dettagliati a pag. 5-6-7 dell’Allegato 5 SCHEMA OFFERTA TECNICA.
Risposta : Si conferma.
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Chiarimento PI044838-18
Ultimo aggiornamento 28/05/2018 12:36Domanda : In merito ai requisiti richiesti di fatturato specifico, si richiede gentilmente di specificare meglio le seguenti condizioni: a) il triennio 2015-2017 deve essere inteso come da bilancio (cioè fiscale)? b) si fa riferimento a fatture di enti pubblici e privati? c) sono inclusi anche i servizi di manutenzione ed assistenza relativi agli applicativi informatici sanitari? d) in caso di raggruppando, il presente requisito di fatturato specifico deve essere posseduto dall'azienda mandataria in misura maggioritaria?
Risposta : a) il riferimento al triennio 2015-2016-2017 deve essere inteso come anni solari. b) le fatture o i contratti devono far riferimento ad Enti del Servizio Sanitario Nazionale pubblici e privati c) s conferma; sono inclusi anche i servizi di manutenzione ed assistenza relativi agli applicativi informatici sanitari. d) si conferma quanto riportato al punto 8.3 “Indicazioni per i raggruppamenti temporanei, consorzi ordinari, aggregazioni di imprese di rete, GEIE†del Disciplinare di gara: “Il requisito di “capacità tecnico professionale†deve essere soddisfatto dal raggruppamento temporaneo orizzontale nel complesso; detto requisito deve essere posseduto in misura maggioritaria dalla mandataria. Nell’ipotesi di raggruppamento temporaneo verticale il requisito deve essere posseduto dalla mandatariaâ€.
- Atto di nomina Commissione Giudicatrice e CV ()
- Elenco dei verbali di seduta pubblica e della Commissione giudicatrice (65.10 kB)
- Determina di ammissione n° 257 del 23/08/2018 (140.33 kB)
- Spese di pubblicazione (120.73 kB)
- Determina di esclusione n° 465 del 21/12/2018 (138.32 kB)
- Determina di aggiudicazione n. 44 del 04/02/2019 (175.64 kB)