Domanda :
1. Stante la numerosità ed il contenuto dei criteri oggetto di valutazione e costituenti l’Offerta Tecnica, si chiede di poter derogare dal limite di pagine “suggerito†(“preferibilmenteâ€, recita il Disciplinare). Riteniamo, infatti, che per rispondere anche solo sinteticamente alle numerose richieste oggetto di valutazione - anche in virtù delle ulteriori limitazioni di spazio imposte dall’indicazione dei margini e del carattere di stampa - non si possa produrre un’Offerta Tecnica di meno di 100 facciate.
2. Si chiede, inoltre, di chiarire se sia possibile o meno produrre degli allegati (oltre alle specificatamente richieste schede tecniche delle attrezzature che si intende impiegare) che possano completare l’illustrazione di ciò che, nelle 50 pagine (o quelle concesse a seguito di chiarimento), necessariamente verrebbe sacrificato. Ad esempio, all’Art. 23 del Capitolato Tecnico vengono richieste le “modalità organizzative e procedurali per effettuare la prenotazione dei pasti…â€. Si chiede se, considerato il numero esiguo di pagine a disposizione per la redazione della relazione tecnica, si possa in essa anticipare in maniera sintetica e schematica quanto poi più diffusamente sarebbe possibile descrivere in apposito allegato.
3. Si chiede di chiarire il senso di quanto scritto all’Art. 6 del Disciplinare: “E’ consentito produrre una sola volta parti di offerte identiche riferite ad Aziende Sanitarie diverse, ricomprese nell’ambito del medesimo lotto, dandone specifica evidenza.â€
4. Si chiede di confermare (o meno) che le colazioni andranno preparate sempre e comunque presso gli ospedali, che essi abbiano un centro di cottura interno o meno. Si chiede di specificare, dunque, per tutti i lotti, laddove non sono presenti centri di cottura interni agli ospedali, dove potranno essere preparate le colazioni (cucinette di reparto, terminale unico, etc.).
5. Quando all’Art. 12 del Capitolato Tecnico si dice che “gli alimenti solidi o i prodotti da forno necessari per la colazione devono essere consegnati giornalmente unitamente alle bevande†cosa si intende? Non dovendo essere veicolate le bevande (che andranno prodotte sempre in loco, ci sembra di aver capito), quel “consegnati giornalmente unitamente alle bevande†si intende al degente, non alla struttura, giusto? Ciò che intendiamo dire è che, non ricorrendo la necessità di veicolare le bevande, gli alimenti secchi potrebbero essere consegnati il giorno precedente insieme alla cena, evitando dunque di predisporre un viaggio degli automezzi solo per la consegna delle derrate secche.
6. Sempre a proposito di colazioni, si chiede se i locali attrezzati per la loro preparazione siano tutti dotati anche di una zona lavaggio.
7. Lotto 2: relativamente alla scheda tecnica (di cui all’Allegato A) dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Modena, si chiede di chiarire cosa si intenda con “terminale attrezzato a produzione limitata in fase di realizzazioneâ€, anche collegato alla successiva nota “il confezionamento dei vassoi personalizzati può avvenire nel terminale all’interno dell’AOU che è da allestireâ€. In sostanza, esiste o esisterà un centro cottura interno, oppure la produzione dovrà avvenire all’esterno? Perché, dunque, il riferimento al confezionamento interno dei vassoi? Si chiede di chiarire.
8. Si chiede di specificare cosa sia richiesto al punto 1 delle “Caratteristiche tecniche migliorativeâ€, allorquando è richiesta l’“organizzazione del processo di produzione e di confezionamento dei pastiâ€.
9. All’Articolo 14 del Capitolato Tecnico è suggerita la possibilità da parte dei concorrenti di offrire una percentuale di derrate alimentari riferita ai CAM più alta di quella minima prescritta dal Capitolato stesso. Ebbene, si chiede di chiarire in quale punto progettuale andrebbe inserita l’eventuale offerta migliorativa e dunque con quale criterio essa verrebbe valutata.
10. Il punto progettuale n. 10 richiede “Procedure, regole e principi che saranno adottati nella predisposizione nella predisposizione dei menu: esaustività e concretezza della proposta per garantire le attività previste dal Capitolato Tecnicoâ€. Si chiede di confermare (o meno) che, anche in virtù del numero esiguo di facciate a disposizione per l’intera Offerta Tecnica, non sia richiesta in questa sede la produzione (neanche in allegato) dei menu, bensì solo la descrizione della loro struttura. A questo proposito, si chiede se sia possibile derogare (in senso migliorativo, ovviamente) da quanto previsto dall’Art. 15 del Capitolato Tecnico a proposito della sua articolazione.
11. L’Art. 12 del Capitolato Tecnico recita: “Nell’Allegato A al presente Capitolato sono descritte le modalità e le caratteristiche impiegate per la produzione, il confezionamento, il trasporto e la somministrazione dei pasti presso ciascuna sede oggetto del servizioâ€. Chiediamo quali di queste modalità e caratteristiche siano vincolanti per il servizio da erogare. Ad esempio: se la scheda tecnica dell’Allegato A relativa all’Ospedale di Argenta riporta “presidio senza cucina interna (Osp. Delta)â€, significa che la produzione dei pasti per l’Ospedale di Argenta deve essere necessariamente fatta dalla cucina dell’Ospedale Delta di Lagosanto? Di converso, se una scheda tecnica riporta solo la dicitura “presidio senza cucina internaâ€, significa che la produzione dei pasti deve essere fatta necessariamente presso un centro di cottura esterno nella disponibilità della ditta aggiudicataria, oppure sarebbe possibile utilizzare una delle cucine (interne agli ospedali) messe a disposizione dalle aziende sanitarie, seppur non indicata nella scheda tecnica (come nel caso dell’Ospedale di Argenta)?
12. (a) Per i poliambulatori dove è richiesto il confezionamento dei pasti in monoporzione, questi devono essere già confezionati in vassoio personalizzato “in partenzaâ€, cioè dal centro cottura, oppure il vassoio può essere assemblato in loco? (b) A questo proposito, si chiede di chiarire se presso tali poliambulatori esistano dei refettori, delle sale mensa, oppure di indicare dove andranno consegnati i pasti.
13. La facoltà di prevedere un sistema di produzione diverso dal fresco-caldo riguarda solo le sedi della Azienda USL di Parma indicate all’Art. 2 del Capitolato Tecnico, oppure tale possibilità deve intendersi per ciascuna azienda sanitaria di ciascun lotto oggetto di appalto?
14. L’Art. 27 del Capitolato Tecnico riporta che “l’ordine di consegna presso le diverse strutture sarà dettato dall’Azienda Sanitaria Contraente e il Fornitore ha l’obbligo di uniformarsi a tale dettatoâ€. Si chiede dunque di specificare che tipo di descrizione sia richiesta al punto 2 della griglia di valutazione dell’Offerta Tecnica, relativamente alla “movimentazione interna dei pastiâ€, atteso, peraltro, che gli atti di gara siano privi di informazioni eventualmente necessarie quali il nome dei reparti da servire, il numero di pasti per ciascuno di essi, la loro ubicazione, etc.
15. Richiedendo la Stazione Appaltante la descrizione del servizio di trasporto, chiediamo se trattasi di un Piano dei Trasporti. In questo caso, si chiede di indicare l’indirizzo di consegna per il pasto di cui al foglio di lavoro n. 15 dell’Allegato A riferito all’AUSL di Parma.
16. Si chiede di specificare mansione e monte ore settimanale del personale dell’Azienda USL di Bologna e dell’Azienda USL di Ferrara impiegato nel servizio di ristorazione.
17. Dalle planimetrie fornite relativamente al Montecatone Rehabilitation Institute S.p.A. si evince che i posti letto disponibili sono 144. La scheda tecnica di cui all’Allegato A, invece, riporta un numero di pranzi annui stimanti pari a 73.847 che, suddivisi per 365 giorni, diventano 202 pranzi al giorno. Si chiede di chiarire tale discrepanza.
18. Si chiede conferma che la gara in questione si riferisca solo al servizio di ristorazione (per degenti e dipendenti) e non riguardi in alcun modo la gestione dei bar eventualmente presenti nei presidi ospedalieri. Ad esempio, presso l’Ospedale Universitario di Parma la sala mensa dipendenti (e la relativa cucina) è contigua al bar. Si chiede dunque conferma che la sua gestione non sia oggetto della presente gara.
Risposta :
1) Si confermano le modalità di presentazione dell’offerta tecnica indicate al paragrafo 6 del Disciplinare di gara.
2) La risposta è la medesima del precedente punto 1. Eventuali Allegati dovranno avere un contento esclusivamente esplicativo (non aggiuntivo) di parti già descritte nella relazione tecnica.
3) La prescrizione di cui all’articolo 6 è stata inserita solo per evidenziare che nell’offerta tecnica riferita a ciascun singolo lotto non occorre ripetere le informazioni che riguardano “standard operativi†o comunque dati e informazioni indipendenti dall’Azienda e/o dall’Istituto presso il quale il Fornitore erogherà il servizio.
4) Fermo restando quanto previsto dall’art. 12 del Capitolato tecnico, laddove non siano presenti centri di cottura interni, di norma i presidi sono muniti di cucinette/terminali con zona lavaggio. Qualora presso taluni presidi, non siano già presenti locali di preparazione delle colazioni o i medesimi non siano attrezzati per il lavaggio, il fornitore potrà proporne l’allestimento, l’adeguamento o individuare modalità organizzative diverse, comunque in grado di garantire il servizio (utilizzo di altre strutture; installazione di distributori, ecc…). In particolare, si riscontrano criticità nelle seguenti sedi:
• lotto 1: AUSL Bologna, Area Roncati: manca il terminale; IOR- Bagheria: manca la zona lavaggio;
• lotto 2: AUSL Modena, Ospedale di Mirandola: manca la zona lavaggio; Os.Co. di Castelfranco: manca la zona lavaggio;
• lotto 3: AUSL Parma: Ospedale di San Secondo Parmense: manca il terminale; SPOI/SPDC – Padiglione Braga: manca la zona lavaggio.
5) Le bevande cui si fa riferimento all’alinea del paragrafo 12 del Capitolato tecnico citato nella domanda, sono le bevande da servire ai singoli pazienti per la colazione: tè, caffè d’orzo, ecc. Pertanto quello che prescrive il Capitolato è che gli alimenti secchi da servire per colazione (ad es., i biscotti secchi) vengano serviti ai pazienti assieme alla bevanda somministrare per la colazione e non prima.
6) Si veda la risposta al precedente punto 4.
7) Si veda il paragrafo 46 “Specifiche per singolo lotto e per singola Azienda†– “Specifiche Lotto 2 - Azienda Universitaria-Ospedaliero di Modena†del Capitolato tecnico nel quale, fra gli altri, si precisa che: “L'Azienda Ospedaliera chiuderà la cucina di produzione pasti presente all’interno del complesso ospedaliero e provvederà in proprio ai lavori di ristrutturazione di un diverso edificio di 615 mq (di cui è disponibile la planimetria all’Allegato H “Planimetrie dei locali da utilizzare per il servizioâ€) che il Fornitore potrà attrezzare come terminale, utilizzando le attrezzatture messe a disposizione dall’AOU (ed elencate nell’Allegato E – Dettaglio attrezzature di proprietà delle Aziende Sanitarie) ed eventuali ulteriori attrezzature che riterrà necessarieâ€. Per terminale attrezzato a produzione limitata si intende uno spazio per lo svolgimento di attività ricomprese nel servizio di ristorazione, fra le quali ad es., l’allestimento dei vassoi personalizzati.
8) Si ritiene che il criterio ID 1 “Organizzazione del processo di produzione e di confezionamento dei pasti: esaustività, concretezza e contestualizzazione della proposta per garantire le attività previste dal Capitolato Tecnicoâ€, di cui al paragrafo 10.1 “del Disciplinare di gara, sia espresso in termini chiari ed esaustivi.
9) Si rinvia alla al punto 3 della risposta al quesito del 26/09/2017 identificato dal numero di registro di sistema PI065373-17.
10) Si conferma che non è richiesta la presentazione – sia in relazione che in allegato – di alcun menù, la cui articolazione minima prevista dall’art. 15 del capitolato tecnico deve essere rispettata. Si chiarisce altresì che il concetto “Procedure, regole e principi:…..†non fa riferimento alla sola struttura, bensì anche appunto alle procedure, regole e principi in genere a cui il Fornitore si atterrà, come ad esempio la combinazione/alternanza di gruppi proteici, la variabilità delle preparazioni, i metodi di cottura utilizzati, ecc…
11) L’informazione riportata nella scheda Allegato A al Capitolato tecnico in relazione all’Ospedale di Argenta (foglio di lavoro OArgenta_5) indica che attualmente i pasti serviti in questo Ospedale sono preparati presso la cucina dell’Ospedale Delta di Lagosanto e che potranno continuare ad essere preparati nella medesima cucina. Di converso le schede tecniche nelle quali è riportata la sola dicitura “Presidio senza cucina interna†indicano che i pasti serviti in questi presidi, saranno da preparare in in una cucina nella disponibilità della medesima Azienda Contraente, se presente e funzionale allo scopo oppure in un centro di cottura posto nella disponibilità del Fornitore. Per chiarire ulteriormente, si precisa che nell’ambito del lotto 4, i pasti per gli Ospedali e le strutture dell’Azienda USL di Imola e del Montecatone Rehabilitation Institute (MRI), pur essendo inseriti nel medesimo lotto, non potranno essere prodotti presso una delle cucine dell’Azienda USL di Ferrara e che i pasti dell’Istituto Ortopedico Rizzoli -IOR, sede di Bologna, vengono preparati presso la cucina dell’Ospedale Maggiore dell’Azienda USL di Bologna.
12) (a) I pasti per i dipendenti da consegnare presso i poliambulatori dell’Azienda USL di Bologna non devono essere consegnati in vassoi personalizzati. (b) I pasti sono da consegnare presso le sale utilizzate come refettorio.
13) Premesso che al paragrafo 1 “Definizioni†del Capitolato tecnico viene descritto cosa si intenda per “Legame fresco-caldo†e per “Legame refrigerato†ai sensi della presente procedura di gara, si ribadisce che la possibilità di utilizzare un sistema misto “fresco-caldo†e “refrigerato†è circoscritta alle sedi dell’Azienda USL Parma, elencate al paragrafo 2 del Capitolato tecnico.
14) L’organizzazione del servizio di trasporto e movimentazione interna dei pasti a livello di singola Azienda Sanitaria/presidio è valorizzata dalla documentazione di gara all’interno delle caratteristiche tecniche migliorative, al fine di assicurare la massima riduzione di tempi e il mantenimento delle caratteristiche organolettiche dei cibi. Pertanto la disposizione dell’Art. 27 del capitolato tecnico richiamata è da leggere in combinato con tale criterio e implica che la proposta del Fornitore venga validata dall’Azienda sanitaria e che il Fornitore non possa apportarvi modifiche autonomamente.
15) Nella documentazione di gara non vi è alcuna esplicita richiesta in tal senso. Per quanto riguarda invece l’indirizzo di consegna per il pasto di cui al foglio di lavoro n. 15 dell’â€Allegato A - Scheda tecnica†riferito all’AUSL di Parma (lotto 3) si tratta della residenza di un singolo paziente ubicata nel quartiere Cittadella (in prossimità del Parco della Cittadella) di Parma. Per garantire il rispetto delle norme in materia di privacy, l’indirizzo esatto verrà pertanto comunicato esclusivamente all’Aggiudicatario che dovrà dare esecuzione al servizio.
16) I 13 dipendenti effettivi dell’Azienda USL Bologna (di cui 4 in condizione di svantaggio) sono impiegati nelle seguenti sedi ed effettuano gli orari settimanali di seguito specificati: 5 nella cucina dell’Ospedale Maggiore di Bologna, di cui 2 operatori tecnici specializzati di cucina di cui 1 a 36 ore e 1 a 32 ore; 2 operatori tecnici di cucina, di cui 1 a 36 ore e 1 a 24 ore; 1 ausiliario specializzato a 36 ore); 5 operatori tecnici specializzati di cucina sono impiegati presso la mensa dell’Ospedale di Bentivoglio tutti a 36 ore; 2 operatori tecnici specializzati di cucina sono impiegati ore nella mensa dell’Ospedale di Budrio a 36; 1 operatore tecnico di cucina è impiegato presso la mensa dell’Ospedale Bellaria di Bologna a 36 ore.
Per i 9 dipendenti dell’Azienda USL di Ferrara si rinvia alla riposta al precedente quesito ID PI065730-17 del 27/09/2017, punto 1.
17) Il dato dei pranzi riportato nell’Allegato A relativamente al Montecatone Rehabilitation Institute S.p.A è quello comunicato dall’Istituto con riferimento all’anno di esecuzione 2015. Si rammenta, inoltre, che i quantitativi dei pasti non sono da intendere come tassativi e che per il Fornitore sussiste l’obbligo di cui all’art. 106, comma 12 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i..
18) Sì, si conferma.